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Psr Campania, periodo transitorio: è tempo di Comitato di sorveglianza

Domani, 8 ottobre 2021, a partire dalle ore 9,30, si terrà in video conferenza la seduta plenaria del Comitato di sorveglianza del Psr Campania 2014-2020.

La Regione Campania, con l’assessore all’Agricoltura, Nicola Caputo, e la direttrice generale alle Politiche agricole, alimentari e forestali nonché Autorità di gestione del Psr, Maria Passari, illustrerà ai rappresentanti della Commissione europea, dei ministeri coinvolti e del Partenariato economico, sociale ed istituzionale lo stato di attuazione del Programma, con particolare riguardo ai dati relativi all’avanzamento della spesa e, soprattutto, la proposta di modifica del Psr per il periodo transitorio 2021-2022.

Nei giorni scorsi l’assessore Caputo e la direttrice Passari hanno incontrato le organizzazioni agricole professionali nell’ambito del Tavolo verde per “un aggiornamento – si legge in un post dell’assessore Caputo su Facebook – sul Psr per il periodo 21-22 a seguito del recente confronto a Bruxelles con gli uffici della Dg Agri della Commissione europea e giungere ad un quadro condiviso in vista del Comitato di sorveglianza” (per saperne di più sulla missione in Belgio clicca QUI).

Nel periodo transitorio 21-22, disciplinato dal Regolamento (Ue) n. 2020/2220 (per approfondimenti sul Regolamento clicca QUI), il Psr Campania potrà contare su risorse pubbliche per complessivi 601,5 milioni di euro, di cui 376,8 milioni di risorse comunitarie, che andranno a sommarsi alla dotazione originaria del Programma (per saperne di più sulle risorse clicca QUI).

“Con la modifica che andremo a presentare in sede di Comitato di sorveglianza – ha affermato l’assessore nel post – intendiamo costruire una transizione intelligente con la programmazione 23-27, rafforzando gli elementi di continuità della strategia del periodo 14-20 tenendo conto di tre finalità principali”.

In linea con gli obiettivi degli impegni ambientali e climatici dell’Ue e con le nuove ambizioni stabilite nel Green Deal europeo, la Regione Campania intende continuare a investire sulle priorità ambientali (per approfondimenti sul Green Deal clicca QUI). “Rafforzeremo – ha sottolineato Caputo – lo sforzo per l’agro-clima ambiente, cui destineremo il 44,13% della dotazione di risorse comunitarie dell’intero Programma, con un +1,64% rispetto ad oggi”.

Non meno importante l’altra finalità: innescare e sostenere processi di ripartenza dell’economia agroalimentare regionale dopo la crisi generata dal Covid-19. “Dopo una prima fase – ha aggiunto l’assessore – nella quale sia il Psr Campania che altri interventi regionali e nazionali hanno concentrato lo sforzo sulla mitigazione degli impatti immediati attraverso l’erogazione di contributi una tantum ai comparti più fortemente danneggiati, ora abbiamo ritenuto necessario intervenire con strumenti che esplicano il loro effetti nel medio-lungo periodo supportando gli investimenti al fine di garantire una continuità di sostegno alle imprese del settore che consenta di poter agganciare la ripresa post-crisi e salvaguardare i livelli di competitività”.

Terza finalità: favorire lo sviluppo locale. Caputo ha ricordato che “la quota di risorse aggiuntive che la Regione Campania destina all’azione Leader è pari a poco meno di 17 milioni di euro: parte di queste risorse saranno dedicate a finanziare la preparazione del Leader della prossima programmazione e parte, invece, a sostenere le strategie di sviluppo locale che, come già detto in varie occasioni, non saranno mai più una replica delle azioni attivate dalla Regione”.

“Stiamo facendo un buon lavoro – ha concluso l’assessore Nicola Caputo – non solo per concludere la programmazione 14-20 soddisfacendo, per quanto possibile, le aspettative del comparto, ma anche per la definizione del periodo di transizione che poi ci consentirà di lavorare, col giusto approccio, al nuovo ciclo di programmazione. Intanto siamo impegnati incessantemente anche con il Presidente De Luca per individuare una soluzione alle brutte pagine del Psr relative alla tipologia d’intervento 4.1.1 e al Progetto integrato giovani”.

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