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Decreto Energia: le misure per l’agricoltura

Aggiornamento del 21 maggio 2022 - Nella Gazzetta Ufficiale n. 117 di ieri 20 maggio sono stati pubblicati:
-  la legge di conversione n. 51 del 20 maggio 2022 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”;
-  il testo del decreto-legge n. 21 del 21 marzo 2022 coordinato con la legge di conversione n. 51 del 20 maggio 2022.

 

Nella Gazzetta ufficiale n. 67 di oggi 21 marzo è stato pubblicato il decreto-legge n. 21 del 21 marzo 2022 (decreto Energia), che introduce misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina.

ll provvedimento affronta i seguenti ambiti: contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti, misure in tema di prezzi dell’energia, sostegni alle imprese, presidi a tutela delle imprese nazionali e accoglienza umanitaria.

Queste le misure di interesse specifico per il mondo agricolo.

 

Rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui agrari

Le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura hanno la possibilità di rinegoziare e ristrutturare i mutui in essere ed estendere fino a 25 anni il relativo periodo residuo di rimborso. Inoltre, nel rispetto del regime de minimis, Ismea è autorizzata a prestare una garanzia gratuita a favore di agricoltori e pescatori.

“A tal fine – si legge in una nota del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (per la versione completa clicca QUI) – il Governo ha rafforzato il fondo di garanzia pubblica che è stato recentemente rivisto nel suo funzionamento, prevedendo la possibilità di estendere le garanzie fino a 5 milioni di euro per il singolo beneficiario. Ciò permette di contrastare la crisi di liquidità delle imprese agroalimentari connessa all’eccezionale incremento dei costi dell’energia e delle materie prime”.

 

Introduzione del contributo straordinario per l’acquisto di carburante

Il decreto ha introdotto una misura contro il caro carburante: si tratta di un contributo, sotto forma di credito di imposta, per l’acquisto di carburanti destinato alle imprese agricole e della pesca.

“Il contributo straordinario – dettaglia il comunicato del Ministero delle Politiche agricole – è pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante effettivamente utilizzato nel primo trimestre solare dell’anno 2022, entro i limiti stabiliti per gli aiuti di Stato. Il Governo prevede che il credito d’imposta sia anche cedibile dalle imprese beneficiarie ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari”.

Novità anche per il Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura: già previsto dalla Legge di bilancio 2022, vede aumentare la propria dotazione finanziaria di 35 milioni di euro.

 

Maggiore utilizzo del digestato come fertilizzante

Il decreto ha ampliato la possibilità di impiegare il digestato come fertilizzante per terreni.

“La proposta – si legge sempre nella nota del Mipaaf – si rende necessaria per favorire l’utilizzo dei sottoprodotti vegetali e degli scarti di lavorazione delle filiere agroalimentari come fertilizzante e per sopperire la mancanza di prodotti chimici a seguito della crisi russo-ucraina. Ciò contribuisce alla diffusione di pratiche ecologiche e di economia circolare nella fase di produzione del biogas, alla riduzione dell’uso di fertilizzanti chimici, all’aumento di materia organica nei suoli e alla limitazione dei costi di produzione”.

 

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