Portale per la comunicazione e la customer satisfaction
HomeComunicazioneRural storiesProgetto collettivo di sviluppo rurale: il borgo di Morigerati

Progetto collettivo di sviluppo rurale: il borgo di Morigerati

Il Comune di Morigerati (Sa), insieme ad alcuni soggetti privati che operano sul suo territorio, è tra i beneficiari del Progetto collettivo di sviluppo rurale del Psr Campania 14-20, che mette insieme le tipologie d’intervento 7.6.1 “Riqualificazione del patrimonio architettonico dei borghi rurali, nonché sensibilizzazione ambientale” (Operazione B “Riqualificazione del patrimonio rurale architettonico dei borghi rurali” – Intervento 1 “Progetto collettivo di sviluppo rurale) e 6.4.2 “Creazione e sviluppo di attività extra-agricole nelle aree rurali”.

Grazie al contributo a valere sulla tipologia 7.6.1 ricevuto dalla Regione Campania, il Comune di Morigerati – soggetto capofila del Progetto collettivo – ha realizzato un’importante azione di riqualificazione del proprio centro storico per incentivare un turismo culturale e più sostenibile. Sono stati eseguiti significativi interventi quali la ripavimentazione della piazza-sagrato di San Demetrio, il ripristino delle facciate nella loro integrità originaria e il recupero delle attività ricettive, l’installazione di corpi illuminanti in stile con illuminazione a led nell’intero borgo nonché la posa di panchine tecnologiche con ricarica incorporata per i cellulari e altri device.

Invece, le risorse a valere sulla tipologia 6.4.2 erogate dalla Regione hanno consentito ad alcune micro e piccole aziende di avviare e/o sviluppare, nel borgo di Morigerati, attività extra-agricole, in particolare nel settore turistico.

Tali investimenti, sia pubblici che privati, rappresentano una buona pratica di spesa delle risorse immesse nel Psr Campania dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr).

Attraverso il Progetto collettivo di sviluppo rurale del Psr, l’Amministrazione regionale, agendo in continuità con quanto già avviato nei precedenti cicli di programmazione, interviene nelle aree interne a rischio di abbandono (nello specifico, nelle macro-aree C e D individuate nel Programma) con una duplice azione:

– da un lato, favorisce la creazione di nuovi poli di attrazione turistica finanziando gli interventi di riqualificazione del patrimonio storico-architettonico dei borghi rurali posti in essere da Amministrazioni comunali con popolazione residente non superiore ai 5mila abitanti (tipologia d’intervento 7.6.1 operazione B1);

– dall’altro, stimola la creazione di nuove opportunità di reddito e occupazione sostenendo l’avvio e/o lo sviluppo di attività extra-agricole (con sede nei borghi rurali oggetto degli interventi di riqualificazione) negli ambiti turistico, commerciale, artigianale e dei servizi da parte sia di micro e piccole imprese che forniscono servizi alla persona, sotto qualsiasi forma giuridica, sia di persone fisiche (tipologia d’intervento 6.4.2).

L’obiettivo ultimo è quello di rivitalizzare le aree interne a maggiore rischio di marginalizzazione e desertificazione.

Per saperne di più sul Progetto collettivo di sviluppo rurale clicca QUI

 

Morigerati è posta nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, in provincia di Salerno. Più precisamente si trova nella zona del Bussento, nell’entroterra del Golfo di Policastro ai confini con il Vallo di Diano. Morigerati, come Sicilì, sua piccola frazione, sono due borghi immersi nella natura, tra ulivi e macchia mediterranea. Le strade per raggiungerli sono molto suggestive e tortuose, ma regalano scenari unici.

⏺️ TRE DOMANDE A...

Per saperne di più sul Progetto collettivo di sviluppo rurale del Psr Campania 14-20, con particolare riguardo alla provincia di Salerno, abbiamo intervistato Giuseppe Gorga, dirigente dell’Uod (Unità operativa dirigenziale) ‘Catena del valore in agricoltura e trasformazione nelle aree pianeggianti’ afferente alla Direzione generale per le Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Campania.

  

Dottore Gorga, l’obiettivo del Progetto collettivo è riqualificare il patrimonio storico-culturale e valorizzare le aree interne a rischio di abbandono. Possiamo tracciare un bilancio dell’impatto che il Progetto ha avuto sul territorio della provincia di Salerno?

 “L’offerta del patrimonio storico-culturale della regione, pur comprendendo grandi attrattori noti in tutto il mondo, possiede anche un patrimonio nelle aree più interne ancora poco conosciuto ma sicuramente ricco di elementi di grande interesse, che richiede significativi interventi di recupero e valorizzazione. L’Amministrazione regionale, agendo in continuità con quanto già avviato nei precedenti cicli di programmazione, interviene sul territorio campano con una duplice azione finalizzata, da un lato, a riqualificare il patrimonio storico-architettonico-culturale delle aree interne e, dall’altro, a sviluppare nuove opportunità di reddito, nello sforzo di invertire la tendenza sempre più diffusa di abbandonare i luoghi di origine per le ridotte opportunità lavorative. Pertanto, al fine di agire in maniera sistemica, è stato attivato, nell’ambito del Psr 14-20, il Progetto collettivo in cui pubblico e privato coesistono attraverso un insieme di azioni tese a favorire la conservazione dei luoghi, migliorare le condizioni di vita delle popolazioni rurali e creare occupazione. Le tipologie di intervento che operano nel Progetto collettivo sono la 7.6.1 B1 e la 6.4.2. Gli interventi previsti nella tipologia 7.6.1 B1 sono diretti al recupero dei borghi rurali, finalizzato a migliorare il decoro urbano attraverso il recupero dello stile architettonico tipico dei luoghi con finanziamenti destinati a beneficiari pubblici, in particolare ai Comuni con popolazione residente fino a 5mila abitanti ricadenti nelle macroaree C e D del Psr. Gli interventi previsti nella tipologia 6.4.2 contribuiscono, invece, a creare nuova occupazione attraverso la nascita e lo sviluppo di attività extra-agricole, a carattere sia produttivo che di servizio, incentivando soggetti imprenditoriali al fine di favorire il mantenimento dei posti di lavoro e di un vitale tessuto sociale in aree già soggette ad abbandono”.

 

Quanti comuni hanno colto l’opportunità e aderito al Progetto collettivo?

 “Per la provincia di Salerno sono stati approvati 15 progetti collettivi presentati da altrettanti Comuni. Il numero complessivo degli interventi privati collegati si attesta a 48. In particolare, per il Comune di Morigerati le attività collegate sono 2 e riguardano attività extralberghiere”. 

 

Quali sono i risultati attesi dopo la riqualificazione?

“Gli interventi di riqualificazione architettonica dei borghi rurali associati alle implementazioni di attività imprenditoriali di soggetti privati devono rappresentare un volano per il rilancio delle aree interne. Dal punto di vista economico, per il ruolo di attrattori turistici che questi Comuni si apprestano a rappresentare, unitamente allo sviluppo delle attività imprenditoriali presenti in loco, alla valorizzazione delle produzioni agricole locali e delle attività artigianali e commerciali. Da un punto di vista sociale, come contrasto allo spopolamento attraverso la creazione di nuove opportunità imprenditoriali”.

Share With: