Psr Campania, misura 19: assegnati ulteriori 1,4 milioni di euro ai Gal
Con decreto dirigenziale n. 138 del 29 febbraio 2024 la Regione Campania ha approvato l’assegnazione di una dotazione finanziaria aggiuntiva – pari a complessivi 1,4 milioni di euro – a favore di 7 Gruppi di azione locale (Gal) con l’obiettivo di assicurare il pieno utilizzo delle risorse della misura 19 “Sostegno allo sviluppo locale Leader” del Psr.
Le risorse finanziarie della misura 19 che si sono rese disponibili derivano per:
– 933mila euro dalla tipologia d’intervento 19.1.1 “Sostegno preparatorio” (economie realizzate a conclusione dell’iter istruttorio del bando adottato con decreto n.358/2022);
– 325mila euro dalla tipologia 19.2.1 “Azioni per l’attuazione della strategia con le misure del Psr” (residui non assegnati);
– 178mila euro dalla tipologia 19.3.1 “Preparazione e realizzazione delle attività di cooperazione del gruppo di azione locale” (in seguito alla rinuncia e archiviazione dei progetti di cooperazione interterritoriale denominati “Filiere” e “Vulcani”).
La dotazione aggiuntiva di 1,4 milioni di euro è ripartita esclusivamente tra i Gal richiedenti che, come recita il decreto n. 138/2024, hanno raggiunto al 31 dicembre 2023 una percentuale di spesa liquidata dall’Organismo pagatore Agea di almeno il 30% delle risorse a valere sulla tipologia 19.2.1.
I Gal assegnatari sono dunque:
– Gal Casacastra (cui vanno 528mila euro);
– Gal Cilento (80mila euro);
– Gal Colline Salernitane (73mila euro);
– Gal Irpinia (531mila euro);
– Gal Sentieri del Buon Vivere (80mila euro);
– Gal Taburno (79mila euro);
– Gal Vallo di Diano (65mila euro).
Ciascun Gal potrà utilizzare le risorse aggiuntive per soddisfare, nell’ambito dei bandi precedentemente emanati a valere sulla tipologia 19.2.1, i beneficiari privati le cui domande, seppure risultate ammissibili, non sono state finanziate per insufficienza del budget disponibile.
Infine, sempre con decreto n. 138/2024, la Regione ha autorizzato i Gal “a procedere alle revoche dei contributi ai beneficiari pubblici qualora da un monitoraggio emerga, che entro le scadenze previste dai provvedimenti di concessione, non ci sono tempi di realizzazione sufficienti per svolgere le attività programmate”.
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