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Psr Campania, ecco le opportunità in arrivo

La Regione Campania emanerà prossimamente, nell’ambito del periodo transitorio, i bandi delle tipologie d’intervento 3.2.1, 5.1.1 (azione A), 8.1.1 e 16.7.1 (azione B) del Psr.

Di seguito un’anticipazione dei prossimi bandi, la cui dotazione finanziaria complessiva sarà pari a 22,1 milioni di euro.

 

Tipologia 3.2.1 “Sostegno per attività di informazione e promozione svolte da associazioni di produttori”

La tipologia 3.2.1 incentiva le attività di informazione e promozione realizzate nell’ambito del mercato interno all’Unione europea per migliorare la conoscenza, nei consumatori ed operatori economici, dei prodotti agricoli o alimentari indicati nell’allegato 1 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue) e tutelati da marchi comunitari  Ue (tra cui Dop, Igp e Stg nonché le denominazioni di origine e indicazioni geografiche nel settore vitivinicolo) al fine di creare nuove opportunità di mercato per i nostri prodotti d’eccellenza.

Inoltre, nel periodo transitorio del Programma, la 3.2.1 è chiamata anche a contrastare l’impatto della crisi generata dalla pandemia da Covid-19.

Il bando della Regione Campania troverà applicazione sull’intero territorio regionale: riguarderà, infatti, tutti i prodotti agricoli o alimentari  di cui all’allegato 1 del Tfue e tutelati dai regimi di qualità previsti nell’articolo 16, paragrafo 1, del Regolamento (Ue) n. 1305/2013 – la cui area di produzione ricade nel territorio regionale, fermo restando che le attività di informazione e promozione dedicate a questi prodotti potranno essere attuate nel mercato interno all’Ue, dunque anche al di fuori della Campania.

Forte di una dotazione finanziaria di circa 2,3 milioni di euro, il bando sarà diretto alle associazioni di produttori, vale a dire gli organismi che riuniscono operatori attivi in uno o più dei regimi di qualità previsti dal già citato Reg. (Ue) n.1305/2013 e costituitisi in una delle forme giuridiche indicate nel bando.

Potranno essere finanziate solo ed esclusivamente le attività di informazione e promozione riguardanti i prodotti agricoli e agroalimentari che rientrano tra i regimi di qualità del già citato Reg. (Ue) n. 1305/2013 e svolte nel mercato interno all’Ue. Saranno escluse dal sostegno, invece, le azioni di informazione e promozione relative a marchi commerciali.

Il progetto per il quale si chiederà il contributo dovrà essere di importo complessivo uguale o superiore a 30mila euro, inferiore o uguale a 250 mila euro ed inferiore o uguale al 30% del fatturato complessivo dichiarato e rappresentato dal richiedente (fermo restando gli importi minimo e massimo precedentemente indicati).

Per la pre-informativa completa del bando clicca QUI

 

Tipologia 5.1.1 “Prevenzione danni da avversità atmosferiche e da erosione dei suoli agricoli in ambito aziendale ed extra-aziendale” – azione A “Riduzione dei danni da avversità atmosferiche sulle colture e del rischio di erosione in ambito aziendale”

L’azione A della tipologia 5.1.1 sostiene gli investimenti delle aziende agricole tesi alla:

– riduzione dei danni da grandine sulle produzioni agricole mediante la realizzazione di impianti di rete antigrandine;

– prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico ed erosione del suolo, che potrebbe verificarsi a seguito di avversità atmosferiche, attraverso la realizzazione di opere di ingegneria naturalistica e/o canali di scolo nelle aree della Campania classificate a rischio o pericolo idrogeologico elevato/molto elevato (R3/P3; R4/P4), così come identificate dai Piani di assetto idrogeologico (Psai) approvati dal Distretto idrografico dell’Appennino meridionale (ex Autorità di Bacino regionali e interregionali operanti in Campania).

Si tratta, dunque, di interventi che non si configurano come miglioramenti fondiari (finanziati con la sotto-misura 4.1 del Psr) in quanto hanno soprattutto finalità di prevenzione delle calamità meteo-climatiche.

Il bando dell’Amministrazione regionale avrà una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro e troverà applicazione:

– sull’intero territorio regionale per gli interventi di realizzazione di impianti antigrandine;

– solo ed esclusivamente nelle aree a rischio o pericolo idrogeologico elevato/molto elevato (R3/P3 – R4/P4) per gli interventi di realizzazione di opere di ingegneria naturalistica (quali viminate, fascinate, palizzate, etc.) e/o canali di scolo volti alla prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico ed erosione del suolo.

Potranno presentare domanda di sostegno gli agricoltori, in forma singola o associata, che, all’atto della presentazione della domanda di sostegno, rispettano i requisiti indicati nel bando.

Per la pre-informativa completa del bando clicca QUI

 

Tipologia 8.1.1 “Imboschimento di superfici agricole e non agricole” (solo per i costi di impianto)

La tipologia 8.1.1 sostiene la realizzazione di imboschimenti permanenti e impianti di arboricoltura da legno su terreni agricoli e non agricoli con lo scopo di contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso il sequestro del carbonio, alla difesa del territorio e del suolo, alla prevenzione dei rischi naturali, alla regimentazione delle acque nonché alla conservazione e tutela della biodiversità.

La tipologia si articola in tre azioni:

– azione A) Imboschimento di superfici agricole e non agricole (realizzazione di: boschi misti di origine artificiale assimilabili nella loro conformazione finale a boschi naturali; imboschimenti con specie micorrizate);

– azione B) Impianti di arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo su superfici agricole e non agricole (realizzazione di: impianti di arboricoltura da legno con un ciclo che può variare da 20 a 40 anni; impianti policiclici, da utilizzarsi esclusivamente in aree di pianura o fondovalle, con specie principali a ciclo medio lungo, specie secondarie a rapido accrescimento (pioppo e suoi ibridi) e specie accessorie arboree e/o arbustive; impianti con specie micorrizate. A conclusione del ciclo colturale, i terreni possono essere nuovamente destinati ad uso agricolo);

– azione C) Impianti di arboricoltura da legno a ciclo breve su superfici agricole e non agricole (realizzazione di impianti di arboricoltura da legno con specie anche clonali a rapido accrescimento a ciclo breve (pioppo e i suoi ibridi). Una volta concluso il ciclo che può variare da 8 a 15 anni, i terreni possono essere nuovamente destinati ad uso agricolo).

Il bando della Regione Campania avrà una dotazione finanziaria di 1 milione di euro, a copertura dei soli costi di impianto, e troverà applicazione:

– sull’intero territorio regionale per l’azione A) e l’azione B) ad esclusione degli impianti policiclici;

– solo in aree di pianura e nei fondivalle per l’azione C) e l’azione B) limitatamente agli impianti policiclici.

Potranno rispondere al bando i proprietari o gli altri possessori, sia pubblici che privati, della superficie interessata dall’intervento, anche in forma associata. Tra i titoli di possesso è escluso il comodato d’uso. In caso di terreni demaniali, il sostegno può essere concesso solo se l’organismo di gestione è un ente privato o un Comune.

 Per la pre-informativa completa del bando clicca QUI

 

Tipologia 16.7.1 “Sostegno a strategie di sviluppo locale di tipo non partecipativo” – azione B “Attuazione della Strategia nazionale per le aree interne (Snai) – Realizzazione degli interventi”

Attraverso la tipologia 16.7.1 il Psr concorre al perseguimento degli obiettivi della Strategia nazionale delle aree interne (Snai) rispetto alla quale la Regione Campania ha assunto le proprie determinazioni con delibera di Giunta regionale n. 600 dell’1 dicembre 2014 individuando quattro ‘aree interne’, dette anche ‘aree progetto’ o’ aree pilota’ (“Alta Irpinia”, “Vallo di Diano”, “Titerno-Tammaro” e “Cilento Interno”).

Per la sua particolare complessità, l’attuazione della tipologia avviene in due fasi: nella prima (azione A), ogni area pilota è supportata nella costituzione di partenariati pubblico-privati volti all’elaborazione di una o più strategie di sviluppo territoriale ciascuna delle quali incentrata su una tematica scelta all’interno di un ventaglio predefinito; nella seconda fase (azione B) è finanziata la realizzazione degli investimenti programmati nelle strategie agro-forestali elaborate ed approvate nell’ambito dell’azione A.

Nel luglio 2018 e settembre 2019 sono stati emanati due bandi dell’azione A rivolti esclusivamente alle aree pilota “Alta Irpinia” e “Vallo di Diano”. Con le relative graduatorie, pubblicate rispettivamente nel giugno 2019 e febbraio 2020, sono state approvate tre strategie di sviluppo: si tratta di Afai (“Azienda Forestale Alta Irpinia”), Azai (Azione Zootecnia Alta Irpinia”) e Agire (“Agricoltura Innovativa e Resiliente”, inerente alla filiera grano nell’area pilota “Vallo di Diano”).

Con il bando dell’azione B, l’Amministrazione regionale sosterrà l’implementazione degli investimenti delineati nelle strategie agro-forestali delle aree pilota “Alta Irpinia” e “Vallo di Diano” approvate nell’ambito dell’azione A.

Il bando avrà una dotazione finanziaria di 13,8 milioni di euro – di cui 10 milioni per Afai, 300mila euro per Azai e 3,5 milioni per Agire – e sarà diretto alle associazioni di partner pubblici e privati delle due aree pilota coinvolte che, attraverso la sottoscrizione di un formale accordo di cooperazione, si impegnano a realizzare gli investimenti stabiliti in ciascuna delle strategie di sviluppo approvate con l’azione A della tipologia.

Ai sensi dell’articolo 35, paragrafo 6, del Regolamento (Ue) n. 1305/2013, il sostegno sarà erogato sotto forma di sovvenzione globale a copertura sia delle spese per la gestione della cooperazione che delle spese di investimento.

 Per la pre-informativa completa del bando clicca QUI 

 

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