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Psr Campania, bandi: 30 milioni per incrementare la produzione di energia sostenibile

Aggiornamento del 21 marzo 2024 ore 19.00 - Con decreto dirigenziale n. 184 del 21 marzo 2024 la Regione Campania ha apportato un’integrazione al bando - approvato con decreto n. 968/2023 e modificato/integrato con decreto n. 98/2024 - dell’azione B della tipologia d’intervento 4.3.2 del Psr (periodo transitorio). Inoltre è stato prorogato al 4 aprile 2024 (ore 16.00) il termine per la presentazione delle domande di sostegno.
Aggiornamento del 12 febbraio 2024 ore 18.30 - Con decreto dirigenziale n. 98 del 12 febbraio 2024 la Regione Campania ha apportato modifiche ed integrazioni al bando - approvato con decreto n. 968/2023 - dell’azione B “Sostegno alla realizzazione di impianti da fonti rinnovabili per incrementare la copertura del fabbisogno energetico per l’esercizio degli impianti collettivi di irrigazione” della tipologia d’intervento 4.3.2 “Invasi di accumulo ad uso irriguo in aree collinari” del Psr (periodo transitorio). Inoltre è stato prorogato al 25 marzo 2024 (ore 16.00) il termine per la presentazione delle domande di sostegno. Per il testo consolidato del bando consultare l’allegato 2 del decreto n. 98/2024.

 

Con decreto dirigenziale n. 968 del 28 dicembre 2023 la Regione Campania ha approvato il bando dell’azione B “Sostegno alla realizzazione di impianti da fonti rinnovabili per incrementare la copertura del fabbisogno energetico per l’esercizio degli impianti collettivi di irrigazione” della tipologia d’intervento 4.3.2 “Invasi di accumulo ad uso irriguo in aree collinari” del Psr (periodo transitorio).

L’azione B della tipologia 4.3.2 – una delle principali novità introdotte nella versione 12.0 del Programma – si prefigge di sostenere interventi volti alla realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica ottenibile esclusivamente da Fonti energetiche rinnovabili (Fer) a servizio esclusivo dei consorzi di bonifica e irrigazione.

In tal modo, gli enti consortili possono contribuire ad attenuare l’emissione in atmosfera di gas a effetto serra (Ghg) e, al tempo stesso, grazie all’abbattimento dei costi di approvvigionamento delle fonti fossili attualmente impiegate per la produzione di energia elettrica, favorire la competitività delle imprese agricole che impiegano l’acqua consortile per l’irrigazione.

Gli interventi finanziati dovranno essere attuati mantenendo un limitato l’impatto sull’ambiente e sul paesaggio, nel rispetto delle normative nazionali e regionali di riferimento nonché delle prescrizioni del bando. Qualora un intervento rischi di avere effetti negativi sull’ambiente, la decisione circa la sua ammissibilità a beneficiare del sostegno dovrà essere preceduta da una valutazione dell’impatto ambientale conformemente a quanto disposto dall’art. 45 del Regolamento (Ue) n. 1305/2013.

Il bando dall’azione B della tipologia 4.3.2 ha una dotazione finanziaria di 30 milioni di euro e trova applicazione nei territori di competenza attribuiti ai consorzi di bonifica e irrigazione operanti in Campania.

Pertanto, il bando è riservato ai consorzi di bonifica e irrigazione della Campania.

Sono ammissibili a contributo esclusivamente gli investimenti che riguardano la realizzazione di impianti per la produzione di energia ottenibile dalle seguenti Fonti energetiche rinnovabili (Fer): fotovoltaico, idroelettrico, eolico.

Gli impianti fotovoltaici possono essere realizzati a copertura di invasi (FV flottante), canali di irrigazione e strutture preesistenti (quali vasche, serbatoi, fabbricati, pensiline e simili) e su terreni incolti in gestione all’ente consortile. Nel caso di strutture preesistenti non sono ammissibili le spese relative alla demolizione e ricostruzione ex novo delle strutture non direttamente connesse all’impianto in progetto sulle quali si prevede di installare gli impianti FV. Sono favoriti i progetti che prevedono l’introduzione di innovazioni tecnologiche riguardanti l’intera iniziativa allegata alla domanda di sostegno.

Gli impianti eolici devono essere realizzati nel rispetto della normativa di riferimento vigente, essere di nuova realizzazione e prevedere scelte tecnologiche a basso impatto ambientale e paesaggistico. Sono favorite le progettazioni che prevedono turbine eoliche ad asse verticale ad alta efficienza nonché quelle capaci di sfruttare anche venti a bassa intensità, con profili aerodinamici che riducono l’impatto acustico.

Infine gli impianti idroelettrici: devono essere realizzati nel rispetto di quanto disciplinato dalle norme nazionali e regionali vigenti in materia e con specifico riferimento alla fonte derivata (per la quale è necessaria la concessione di derivazione); sono favoriti i progetti che prevedono l’utilizzo di turbine e relativa componentistica ad alta efficienza.

Le altre condizioni di ammissibilità previste dal bando sono le seguenti:

– gli impianti devono essere esclusivamente di nuova realizzazione;

– ogni impianto deve avere una potenza massima non superiore ad 1 MWe e l’energia complessiva prodotta non deve essere superiore al fabbisogno energetico complessivo dichiarato e comprovato dal consorzio;

– nell’ambito dell’intervento finanziato non è ammessa la vendita dell’energia prodotta;

– il livello progettuale minimo previsto per l’adesione al bando in questione è “progetto fattibilità tecnico-economica (Pfte)”, avvalorato anche da un’analisi che dimostri la presenza dei presupposti necessari alla realizzazione dell’impianto;

– il progetto deve essere incluso nel Piano triennale e nel programma annuale degli interventi approvati dal consorzio;

– il progetto deve avere i pareri, le autorizzazioni e i nullaosta previsti dalle vigenti normative, incluse le normative comunali, necessarie per il livello di progettazione candidato a contributo;

– nell’organico del consorzio deve essere stata individuata la figura dell’energy manager (art. 19 della legge n. 10/1991).

Non sono ammissibili gli investimenti la cui produzione di energia ecceda il fabbisogno energetico del consorzio, per la manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti esistenti e per la realizzazione di impianti alimentati a biomasse.

Inoltre i progetti presentati devono rispondere ai seguenti requisiti:

– il singolo impianto previsto in progetto deve avere una potenza minima installata non inferiore a 30 kWp;

– il capitolato d’oneri del progetto deve includere i costi di dismissione dell’impianto al termine del ciclo di vita;

– non devono aver beneficiato, per la stessa iniziativa, di contributi pubblici nei 5 anni antecedenti la data di presentazione della domanda;

– deve essere allegata al progetto l’analisi puntuale dei fabbisogni energetici sottoscritta dall’energy manager dalla quale si evincono i picchi di maggior consumo di energia elettrica del triennio 2020-2022;

– nel caso di realizzazione di impianto idroelettrico deve essere presente una concessione di derivazione in essere al momento della presentazione della domanda di sostegno, relativa all’opera interessata dall’investimento;

– l’ente consortile deve aver acquisito il Codice Unico di Progetto (Cup);

– l’ente consortile deve aver approvato il progetto candidato a contributo.

L’aiuto è concesso sotto forma di contributo in conto capitale ed è riconosciuto nella misura del 100% dei costi ammissibili, sostenuti e rendicontati.

L’importo massimo finanziabile per domanda di sostegno è fissato in 4 milioni di euro (Iva inclusa). È possibile presentare iniziative di importo superiore al massimo finanziabile, ma la somma eccedente resterà a carico del beneficiario. In tal caso:

– il provvedimento di approvazione dell’iniziativa proposta indicherà anche il capitolo di spesa del beneficiario sul quale sono state impegnate le risorse eccedenti la quota coperta dal contributo;

– non saranno ammesse varianti in corso d’opera che riguardino l’eliminazione della quota a carico del beneficiario prevista nel quadro economico dell’iniziativa finanziata.

Il soggetto richiedente potrà presentare al massimo due domande di sostegno a valere su questo bando, fermo restando che il totale della potenza installata relativa agli impianti previsti ed inclusi nelle due domande di sostegno presentate dallo stesso ente, a prescindere dalla finanziabilità di entrambe, non deve eccedere il fabbisogno energetico complessivo dell’ente.

Il termine ultimo per il rilascio delle domande di sostegno è fissato alle ore 16.00 dell’11 marzo 2024.

 

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Foto tratta da pixabay.com

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