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Programmazione 23-27, Akis: per le Regioni la parola d’ordine è collaborare

Un dialogo costante e serrato tra le Regioni per definire un metodo e strumenti condivisi che consentano di cogliere appieno le nuove, importanti opportunità offerte all’Akis (“Agricultural Knowledge and Innovation Systems”), il “Sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura” che caratterizza la Politica agricola comune 23-27 e che troverà concreta attuazione nei Complementi di sviluppo rurale (Csr) delle singole Regioni.

E’ questo il principale risultato del workshop tecnico “La sfida dell’Akis nazionale fra nuovi interventi e reti istituzionali”, organizzato a Napoli il 20 e 21 aprile scorsi dall’Autorità di gestione del Psr Campania con il supporto del Crea (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia agraria) – Centro di Politiche e Bioeconomia e del Dipartimento di Agraria dell’Università “Federico II” di Napoli.

All’intensa due giorni hanno preso parte i rappresentanti delle Autorità di gestione dei Programmi di sviluppo rurale e dei rappresentanti delle Regioni in seno alla Rete interregionale per la Ricerca agraria, forestale, acquacoltura e pesca e Servizi con l’obiettivo di avviare un confronto su alcuni aspetti critici (come aiuti di Stato, costi semplificati, struttura dei bandi, etc.) relativi all’attuazione degli interventi Akis maggiormente innovativi – SRH06  “Servizi di back office per l’Akis” e SRG09 “Cooperazione per azioni di supporto all’innovazione e servizi rivolti ai settori agricolo, forestale e agroalimentare” – previsti nel Piano strategico nazionale per la Pac (Psp) e da implementare nei Csr.

Un confronto urgente, anche in considerazione del fatto che molte Regioni, tra cui la Campania, hanno calendarizzato nell’anno in corso i bandi di questi interventi nell’ambito dei rispettivi Complementi per lo sviluppo rurale.

“Gli elementi che caratterizzano l’Akis – ha detto ai nostri microfoni Maria Passari, direttrice generale per le Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Campania e Autorità di gestione del Psr – sono già presenti nella programmazione 14-20, ma con misure non collegate tra loro. Con i Regolamenti dei fondi per l’agricoltura del periodo transitorio 21-23 e del ciclo di programmazione 23-27 sono stati inseriti interventi che rendono possibile la costruzione di un sistema che, grazie a un più efficace sostegno all’acquisizione delle competenze e al trasferimento dell’innovazione, diventi effettivamente volano per lo sviluppo delle imprese, dei territori e delle filiere”.

“A fronte di queste opportunità offerte dai Regolamenti – ha aggiunto la direttrice Passari – occorre definire come procedere in un quadro di regole certe e chiare, in modo da essere operativi nel più breve tempo possibile: la nuova programmazione è pienamente in vigore e abbiamo la necessità, da dopo l’estate, di dare attuazione agli interventi Akis”.

L’appuntamento organizzato dall’Autorità di gestione del Psr Campania si è aperto giovedì 20 aprile con la sessione plenaria, che ha visto succedersi gli interventi della direttrice Maria Passari, Teresa Del Giudice (docente del Dipartimento di Agraria dell’Università “Federico II”), Anna Vagnozzi (Crea – Centro Politiche e Bioeconomia), Francesco Mirra (Ministero per l’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste) e Michele Nicolaj (Formez Pa).

La giornata conclusiva di venerdì 21 aprile è stata dedicata alla restituzione di quanto emerso dai due gruppi di lavoro, dedicati agli interventi SRH06 e SRG09, e all’individuazione degli strumenti necessari per il prosieguo delle attività.

“L’incontro – ha detto Anna Vagnozzi (Crea – Centro Pb) – è stato un ottimo momento di confronto sul tema dell’Akis perché le Regioni hanno fatto sistema e ragionato su due interventi importanti. L’iniziativa si chiude con una serie di proposte: in particolare, è emerso che i servizi di supporto all’innovazione, previsti dall’intervento SRG09, devono servire a strutturare meglio i sistemi regionali di innovazione, a renderli più stabili, più durevoli, meno volatili. Un aspetto, quest’ultimo, su cui i rappresentanti delle Regioni si sono impegnati ad operare”.

“Dai gruppi sono emersi risultati interessanti  – ha aggiunto Teresa del Giudice (Dipartimento di Agraria della “Federico II”) – Sul fronte del nuovo intervento SRH06, tutto da progettare, abbiamo lavorato per creare una base comune per i servizi di back office, che dovranno servire ai consulenti di oggi e, soprattutto, di domani ad essere maggiormente preparati e aggiornati per affrontare le enormi sfide che aspettano l’agricoltura. C’è un completo accordo tra le Regioni per creare uno strumento condiviso, una conoscenza condivisa e flussi forti e continui di informazione sull’intero territorio italiano”.

I lavori del workshop hanno portato a strutturare soluzioni condivise volte a semplificare le procedure, attraverso l’adozione diffusa dei costi semplificati nelle rendicontazioni di tutti gli interventi relativi al sostegno degli Akis ed anche delle altre misure di cooperazione, in modo da alleggerire il carico amministrativo e spostare l’attenzione degli istruttori sulla valutazione della qualità, efficienza ed efficacia degli interventi finanziati. Altro importante punto affrontato ha riguardato il tema degli aiuti di stato per le due misure.

 

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