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Next Generation Eu, agricoltura: la proposta di ComAgri Europarlamento

Erogare nel biennio 2021-2022 gli 8,07 miliardi di euro previsti nel Next Generation Eu (Ngeu) per sostenere gli agricoltori e le aree rurali dell’Ue nella ripresa dalla crisi da Covid-19: questa, in sintesi, la principale decisione assunta dalla Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale (Agri) del Parlamento europeo, nel corso della seduta di ieri, 13 ottobre 2020. E’ quanto si apprende da una nota (per la versione completa clicca QUI).

Gli eurodeputati hanno dunque aggiornato il testo della Commissione che subordinava l’erogazione dei fondi all’entrata in vigore, fissata per il 1° gennaio 2023, della riforma della Politica agricola comune (Pac).

Nel dettaglio, la Commissione Agri ha stabilito che:

– il 30% degli 8,07 miliardi stanziati nel Next Generation Eu sia disponibile già nel 2021 ed il restante 70% nel 2022;

– il 37% dei fondi sia impiegato per finanziare azioni in materia di ambiente e clima, almeno il 55% sostenga le start-up di giovani agricoltori e gli investimenti nelle aziende agricole che contribuiscono ad una ripresa economica resiliente, sostenibile e digitale – in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo (per saperne di più clicca QUI) – e il restante 8% delle risorse sia lasciato alle scelte agli Stati membri.

La Commissione Agri vuole anche un sostanziale aumento delle quote di cofinanziamento e contributo comunitario, in particolare che:

– gli investimenti degli agricoltori e dei trasformatori alimentari che contribuiscono ad una ripresa economica sostenibile e digitale siano cofinanziati dall’Unione per un totale dell’80% (contro il 40% della proposta della Commissione europea), arrivando fino al 90% nelle regioni meno sviluppate (contro il 50%) e nelle regioni ultra-periferiche, nelle isole minori del Mar Egeo e in alcune aree della Croazia (contro il 75%);

– il massimale di aiuto che il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) assicura alle produzioni alimentari che rientrano nei regimi di qualità dell’Ue sia portato dai 3mila ai 5mila euro annui per azienda e dai 70mila ai 100mila euro per l’avviamento delle imprese dei giovani agricoltori.

Il testo approvato in ComAgri dovrà ora essere negoziato con il Consiglio dell’Ue.

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