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Ucraina, dichiarazione di Versailles: i leader Ue su approvvigionamento di materie prime e sicurezza alimentare

Ferma condanna dell’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e centralità, nell’agenda politica dell’Ue, del rafforzamento delle capacità di difesa, della riduzione delle dipendenze energetiche, in particolare dal gas, petrolio e  carbone russi, e della costruzione di una base economica più solida: sono questi i tratti salienti della dichiarazione adottata dai leader dell’Unione al termine della riunione informale che si è conclusa ieri, 11 marzo 2022, a Versailles.

Nella dichiarazione, i capi di stato o di governo sostengono che “l’aggressione militare non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti dell’Ucraina viola palesemente il diritto internazionale” e “compromette la sicurezza e la stabilità mondiali ed europee”, oltre ad essere causa di “sofferenze indicibili alla popolazione ucraina” elogiata “per il suo coraggio nel difendere il proprio paese e i nostri valori condivisi della libertà e della democrazia” e cui “l’Ue e i suoi Stati membri continueranno a fornire, in modo coordinato, sostegno politico, finanziario, materiale e umanitario”.

Nell’affermare che “la guerra di aggressione della Russia segna un cambiamento epocale nella storia europea” e che siamo “di fronte alla crescita dell’instabilità, della competizione strategica e delle minacce alla sicurezza”, i leader Ue si dicono pronti a “compiere ulteriori passi decisivi verso la costruzione della nostra sovranità europea, la riduzione delle nostre dipendenze e la messa a punto di un nuovo modello di crescita e investimento per il 2030”.

Per rendere “la base economica dell’Europa più resiliente, competitiva e adatta alle transizioni verde e digitale, senza lasciare indietro nessuno”, i capi dei Paesi Ue puntano a ridurre “le nostre dipendenze strategiche, in particolare nei settori più sensibili”.

In particolare, i leader europei affermano che l’approvvigionamento delle materie prime definite “critiche” sarà garantito “attraverso partenariati strategici, esplorando la costituzione di scorte strategiche e promuovendo l’economia circolare e l’efficienza nell’uso delle risorse” mentre la sicurezza alimentare sarà migliorata “riducendo la dipendenza dalle importazioni di fattori di produzione e prodotti agricoli chiave, in particolare aumentando la produzione di proteine di origine vegetale nell’Ue”.

I capi dei Paesi Ue hanno invitato la Commissione “a presentare opzioni volte ad affrontare l’aumento dei prezzi alimentari e la questione della sicurezza alimentare globale il prima possibile”.

Sempre nella giornata di ieri, si è svolto in videoconferenza il G7 straordinario sull’Agricoltura, nel quale siedono i ministri di Canada, Francia, Germania (presidente di turno per il 2022), Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti.

Al centro della riunione le ripercussioni sull’agricoltura globale della guerra in Ucraina. In una nota del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (per la versione completa clicca QUI) si legge che i ministri si sono confrontati su come “contribuire ad alleviare le ripercussioni del conflitto fra Russia e Ucraina sui sistemi agroalimentari locali e globali, sostenendo in particolare la ripresa del settore agricolo in Ucraina e cooperare con i Paesi più vulnerabili che subiranno conseguenze dalla guerra in termini di sicurezza alimentare”.

Foto tratta dalla pagina Facebook del Consiglio

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