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Riforma Pac, raggiunta posizione comune in Consiglio

Via libera dei ministri all’Agricoltura degli Stati membri dell’Ue ad una posizione comune sul pacchetto di riforme della Politica agricola comune (Pac) 23-27. L’accordo, dopo due anni di negoziati, è stato siglato al termine del vertice conclusosi ieri, 21 ottobre 2020, a Lussemburgo. E’ quanto si apprende da una nota (per la versione completa clicca QUI).

Nel comunicato del Consiglio dell’Ue si legge che la posizione concordata “contiene alcuni impegni fermi da parte degli Stati membri a favore di standard più elevati in materia di ambiente mediante l’introduzione di strumenti quali i regimi ecologici obbligatori (una novità rispetto alla politica attuale) e la condizionalità rafforzata” e, al tempo stesso, “consente agli Stati membri di disporre della necessaria flessibilità sulle modalità da adottare per conseguire gli obiettivi ambientali. Ad esempio è prevista una fase pilota di due anni per i regimi ecologici e gli Stati membri dovrebbero godere di flessibilità per quanto riguarda le modalità di assegnazione dei fondi nell’ambito di diverse pratiche ‘verdi’”.

“La riforma della Pac – prosegue la nota – prevede che gli Stati membri, pur godendo di maggiore flessibilità nella definizione delle norme e delle assegnazioni dei fondi attraverso lo sviluppo di piani strategici nazionali, siano tenuti a dimostrare una maggiore ambizione in materia di ambiente rispetto al periodo attuale”.

“Il cosiddetto ‘nuovo modello di attuazione’ – sottolinea il comunicato – dovrebbe favorire i risultati rispetto alla conformità, in quanto consentirebbe agli Stati membri di scegliere i migliori strumenti e le iniziative più adeguate tra quelli a loro disposizione, tenendo conto anche delle specificità nazionali, per conseguire gli obiettivi e gli standard concordati a livello dell’Ue”.

La nota elenca poi alcuni esempi concreti di modalità con cui gli Stati membri potranno conseguire standard più elevati in materia di ambiente, discussi e concordati nei due giorni di sessione del Consiglio.

Grazie all’adozione della posizione comune, “il Consiglio – ricorda il comunicato – dispone ora del mandato politico per avviare negoziati con il Parlamento europeo, una volta che anche il co-legislatore avrà concordato la sua posizione interna, al fine di raggiungere un accordo globale”.

L’accordo siglato dai ministri dell’Agricoltura degli Stati membri è stato accolto favorevolmente dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (per la nota stampa clicca QUI).

Foto tratta da multimedia.europarl.europa.eu

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