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Psr Campania, il punto dell’assessore Caputo sui bandi

Il 21 settembre scorso si sono chiusi i termini per la partecipazione ai bandi delle tipologie 4.1.1 azione A “Sostegno agli agricoltori per il miglioramento/realizzazione delle strutture produttive aziendali finalizzate all’ammodernamento/completamento della dotazione tecnologica e al risparmio energetico”, 4.1.1 azione B “Sostegno a investimenti nelle aziende zootecniche bufaline” e  4.2.2 “Trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli per micro-iniziative agro-industriali” del Psr Campania

L’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Caputo, ha commentato questi ed altri bandi scaduti di recente con alcuni post pubblicati su Facebook.

L’analisi è partita dal bando dell’azione A della tipologia 4.1.1, attraverso cui l’Amministrazione regionale sostiene gli investimenti delle aziende agricole.

“A fronte di una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro – ha esordito l’assessore Caputo – sono giunte ben 364 domande per un contributo richiesto pari a complessivi 90 milioni. Ho chiesto alla direttrice generale, Maria Passari, un ulteriore sforzo per la definizione, entro 60 giorni, delle istruttorie sulle domande pervenute così da consentire agli esclusi di poter partecipare alla successiva call”.

“Procediamo – ha proseguito l’assessore – nell’implementazione del new model adottato, che, oltre a scongiurare l’abuso dello strumento della proroga che nel periodo precedente ha fatto registrare non pochi problemi, mira a consentire all’utenza di potersi organizzare, con congruo anticipo, alla partecipazione alle varie call, innalzando così la qualità dei progetti”.

In relazione al bando dell’azione B della tipologia 4.1.1, con una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro e rivolto alle aziende zootecniche della filiera bufalina, l’assessore Nicola Caputo, ha ricordato che “le domande di sostegno pervenute sono inferiori alle risorse messe a bando”.

“Non abbiamo previsto la proroga – ha sottolineato l’assessore Caputo – per consentire alle aziende beneficiarie di procedere immediatamente con l’avvio dei progetti. Passeremo immediatamente alla verifica dell’ammissibilità e, in tempi brevi, consentiremo alle imprese di iniziare gli investimenti”.

Poi l’annuncio: “Per le risorse residuate, procederemo a stretto giro con l’emissione di un nuovo bando per essere maggiormente al fianco della zootecnia, favorendo l’implementazione degli strumenti utili a rendere  più competitivo questo comparto dalle straordinarie potenzialità”.

Stesso discorso per il bando della tipologia 4.2.2, una delle novità del periodo transitorio del Psr. “Anche in questo caso – ha affermato l’assessore – il contributo richiesto dagli utenti trova pieno soddisfacimento nella dotazione finanziaria prevista (pari a 10 milioni di euro, ndr) e la commissione istruttoria è già al lavoro per l’esame delle domande e l’emissione in tempi brevi dei decreti di concessione. A breve, utilizzando la somma a disposizione, apriremo una seconda call per questa tipologia che mira a dare supporto alle piccole, ma essenziali, iniziative imprenditoriali, indispensabili per l’economia in particolare delle aree interne e valorizzare le produzioni agricole”.

Per quanto concerne la tipologia 4.1.5, l’assessore Caputo ha ricordato che “è stata già analizzata al fine di avviare un iter amministrativo alternativo, probabilmente a sportello, per la riapertura del nuovo bando con l’obiettivo di agevolare ulteriormente gli operatori del settore che realmente intendano investire per far fronte alla problematica della gestione e smaltimento dei reflui di natura zootecnica. Avvieremo anche un confronto con gli operatori per individuare ulteriori elementi di attrattività per la misura”.

Il 30 settembre sono scaduti i termini per la partecipazione ai bandi delle tipologie 4.1.5 “Investimenti finalizzati all’abbattimento del contenuto di azoto e alla valorizzazione agronomica dei reflui zootecnici”, 4.4.2 intervento A “Terrazzamenti e ciglionamenti”, 6.1.1 “Riconoscimento del premio per i giovani agricoltori che per la prima volta si insediano come capo d’azienda” e 16.7.1 azione B “Attuazione della Strategia nazionale per le aree interne (Snai) – Realizzazione degli interventi (per le aree pilota “Alta Irpinia” e “Vallo di Diano”).

Il bando della tipologia 6.1.1 ha potuto contare su risorse per 27 milioni di euro: 359 le domande pervenute per un importo di circa 17 milioni. “Un ulteriore sostegno – ha sottolineato l’assessore – al rinnovamento aziendale del comparto agricolo che si somma all’impegno già profuso da questa Amministrazione regionale: siamo la prima Regione d’Italia per il sostegno in campo agricolo ai giovani”.

L’assessore Caputo ha poi ricordato che il bando dell’intervento A della tipologia 4.4.2, del valore di 9 milioni di euro e d’interesse per i terreni agricoli delle zone di grande pregio naturale, paesaggistico e ambientale delle isole del Golfo di Napoli e di un gran numero di comuni della Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana, “costituisce il primo esempio di bando volto ad interpretare le reali esigenze del territorio tant’è che nasce del reale e concreto confronto con gli attori locali”. Le domande pervenute sono 56 per un importo complessivo di circa 7 milioni di euro.

“L’analisi compiuta sul numero di domande di sostegno presentate per i bandi 6.1.1 e 4.4.2 A – ha concluso l’assessore Nicola Caputo – mostra come l’indirizzo dato all’Amministrazione abbia letto le esigenze del comparto. Anche in questo caso, l’obiettivo sarà quello di chiudere in tempi brevi la fase istruttoria per verificare l’opportunità di riprogrammare le risorse residue”.

(articolo aggiornato alle ore 23.30 del 3 ottobre 2022)

 

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