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Psr Campania, bandi: ecco i premi per i nuovi boschi

Aggiornamento del 15 maggio 2024 ore 19.00 - Con decreto dirigenziale n. 299 del 15 maggio 2024 la Regione Campania ha disposto la proroga del termine ultimo per la presentazione delle domande di sostegno relative ai bandi della misura 13 e della sotto-misura 8.1. La nuova scadenza per la presentazione delle domande di sostegno è fissata al 1° luglio 2024 (26 luglio 2024 con riduzione).

Con decreto dirigenziale n. 264 del 30 aprile 2024 la Regione Campania ha approvato il bando (campagna 2024) della sotto-misura 8.1 “Sostegno alla forestazione/all’imboschimento art. 22 del Reg. (Ue) n. 1305/2013” del Psr 14-20 (periodo transitorio) e, più precisamente, della tipologia d’intervento 8.1.1 “Imboschimento di superfici agricole e non agricole” (per i premi a superficie).

Il bando disciplina la presentazione delle domande iniziali di sostegno/pagamento per l’adesione agli impegni e la presentazione delle domande di pagamento per la conferma degli impegni.

La tipologia di intervento 8.1.1 (per i premi a superficie) prevede un sostegno a favore dei soggetti privati che, avendo aderito ai precedenti bandi – relativi ai soli costi di impianto – della tipologia 8.1.1, hanno realizzato imboschimenti permanenti e/o impianti di arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo su terreni agricoli e non agricoli.

Nel caso dei terreni agricoli, il sostegno consiste nel pagamento – per un periodo di 12 anni – di un premio annuale (in questo caso relativo al 2024) a copertura, in seguito alla realizzazione degli imboschimenti permanenti e/o impianti di arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo, del mancato reddito agricolo e dei costi per gli interventi di manutenzione.

Nel caso dei terreni non agricoli, il premio annuale è riconosciuto solo per i costi degli interventi di manutenzione.

L’obiettivo della tipologia 8.1.1 è contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso il sequestro del carbonio, alla difesa del territorio e del suolo, alla prevenzione dei rischi naturali, alla regimentazione delle acque nonché alla conservazione e tutela della biodiversità.

Il bando della tipologia 8.1.1 “Imboschimento di superfici agricole e non agricole” (per i premi a superficie) trova applicazione sull’intero territorio della Campania.

Come già accennato, possono partecipare al bando esclusivamente i soggetti privati, anche in forma associata, che, in quanto beneficiari dei bandi – per i soli costi di impianto – della tipologia 8.1.1, hanno ricevuto un contributo in conto capitale per la realizzazione, su terreni agricoli e non agricoli, di imboschimenti permanenti e/o impianti di arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo, regolarmente collaudati e liquidati con la domanda di pagamento di saldo.

Sono esclusi dalla partecipazione al bando gli enti pubblici, sebbene beneficiari – per soli costi di impianto – della tipologia 8.1.1.

Il periodo di impegno durante il quale il beneficiario ha diritto al pagamento del premio annuale per il mancato reddito agricolo e/o del premio annuale per i costi di manutenzione è di 12 anni. I premi che possono essere richiesti con la presentazione della domanda sono quelli riconosciuti nel Decreto di concessione dell’aiuto (Dica) per i costi di impianto.

Il premio per il mancato reddito agricolo è previsto esclusivamente per gli impianti realizzati sui terreni agricoli. L’importo (espresso in euro/ettaro) è differenziato – come riportato nella tabella alla pagina 5 del bando – a seconda della figura professionale del beneficiario, della classe d’età dell’impianto e della macroarea del Psr (A, B, C o D) in cui ricade l’impianto.

Nel caso di imboschimenti permanenti realizzati con specie micorrizate, a partire dal quinto anno successivo alla realizzazione dell’impianto, il premio per il mancato reddito è ridotto del 20%.

Il premio per i costi di manutenzione è previsto sia per gli impianti realizzati su terreni agricoli che per quelli realizzati sui terreni non agricoli. L’importo (espresso in euro/ettaro) è differenziato come riportato nella tabella alla pagina 5 del bando. La manutenzione degli impianti prevede l’impegno, da parte del beneficiario, ad eseguire le cure colturali previste dal progetto e nel piano di coltura sottoscritto in sede di collaudo (controllo delle infestanti, potatura di formazione e di allevamento, sostituzione fallanze, irrigazione di soccorso, concimazione, trattamenti antiparassitari, etc.).

Nel corso del periodo di impegno, il beneficiario deve garantire il rispetto, sull’intera superficie aziendale, dei requisiti obbligatori di condizionalità stabiliti a norma del Titolo VI, Capo I, del Regolamento (Ue) n. 1306/2013 e dei decreti vigenti del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (ora Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste). Inoltre è tenuto ad adempiere i seguenti impegni specifici:

– non destinare alla coltivazione o ad altro uso, per tutta la durata dell’impegno, la superficie impiantata ed accertata in sede di verifica finale;

– gestire l’impianto sino al termine del turno conformemente alle indicazioni contenute nel piano di coltura redatto dal tecnico, sottoscritto dal beneficiario e approvato dalla competente Uod ex Servizio territoriale provinciale (Stp) in sede di accertamento finale;

– eseguire gli interventi colturali riconducibili alla ordinaria e razionale manutenzione dell’imboschimento e alla prevenzione dagli incendi boschivi;

– effettuare i necessari interventi di pulizie (sfalci e/o lavorazioni sulle interfile) e risarcimento dal momento dell’impianto sino alla chiusura della copertura del soprassuolo;

– non eseguire il taglio anticipato delle piante e l’estirpazione delle ceppaie, gli innesti e le irrazionali potature;

– non eseguire tagli di ceduazione, sfolli e diradamenti non autorizzati dalla competente Uod ex Servizio territoriale provinciale;

– non esercitare il pascolo sui terreni imboschiti.

Il termine ultimo per il rilascio delle domande (campagna 2024) sul portale Sian è fissato al 15 maggio 2024. La presentazione delle domande oltre tale termine e, comunque, fino al 10 giugno 2024 comporta, per ogni giorno lavorativo di ritardo, una riduzione, ai sensi dell’art. 13 del Regolamento (Ue) n. 640/2014, pari all’1% dell’importo al quale il beneficiario avrebbe avuto diritto se avesse inoltrato la domanda in tempo utile. Le domande pervenute oltre il termine del 10 giugno 2024 sono irricevibili.

 

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Foto tratta da pixabay.com

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