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Psr Campania, bandi: 5 milioni per prevenire i danni da avversità meteo

Con decreto dirigenziale n. 130 del 1° marzo 2022 la Regione Campania ha approvato il bando dell’azione A “Riduzione dei danni da avversità atmosferiche sulle colture e del rischio di erosione in ambito aziendale” della tipologia d’intervento 5.1.1 “Prevenzione danni da avversità atmosferiche e da erosione dei suoli agricoli in ambito aziendale ed extra-aziendale” del Psr.

L’azione A della tipologia 5.1.1 sostiene gli investimenti delle aziende agricole tesi alla:

– riduzione dei danni da grandine sulle produzioni agricole mediante la realizzazione di impianti di rete antigrandine;

– prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico ed erosione del suolo, che potrebbe verificarsi a seguito di avversità atmosferiche, attraverso la realizzazione di opere di ingegneria naturalistica e/o canali di scolo nelle aree della Campania classificate a rischio o pericolo idrogeologico elevato/molto elevato (R3/P3; R4/P4), così come identificate dai Piani di assetto idrogeologico (Psai) approvati dal Distretto idrografico dell’Appennino meridionale (ex Autorità di Bacino regionali e interregionali operanti in Campania).

Si tratta, dunque, di interventi che non si configurano come miglioramenti fondiari (finanziati con la sotto-misura 4.1 del Psr) in quanto hanno soprattutto finalità di prevenzione delle calamità meteo-climatiche.

Il bando ha una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro e trova applicazione:

– sull’intero territorio regionale per gli interventi di realizzazione di impianti antigrandine;

– solo ed esclusivamente nelle aree a rischio o pericolo idrogeologico elevato/molto elevato (R3/P3 – R4/P4) per gli interventi di realizzazione di opere di ingegneria naturalistica e/o canali di scolo volti alla prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico ed erosione del suolo.

Possono  presentare domanda di sostegno gli agricoltori, in forma singola o associata, che, all’atto della presentazione della domanda di sostegno, rispettano i requisiti indicati nel bando. In particolare, le imprese richiedenti devono:

– risultare iscritte ai registri della competente Camera di Commercio, per l’esercizio di attività agricola, con codice Ateco 01;

– essere in possesso dei beni immobili su cui realizzare gli investimenti: costituiscono titolo di possesso valido per l’accesso al finanziamento il diritto di proprietà, altro diritto reale oppure il diritto personale di godimento, con espressa facoltà di eseguire miglioramenti, addizioni e trasformazioni, mentre non costituiscono titolo di possesso valido i contratti di comodato e le dichiarazioni di affitto verbale, neanche se registrati.

I progetti presentati devono riguardare esclusivamente gli investimenti per la tutela delle produzioni agricole da eventi calamitosi e del suolo da fenomeni erosivi ed essere esecutivi e completi di tutti gli atti di assenso prescritti e necessari per la realizzazione delle opere previsti dalla normativa vigente all’atto di presentazione della domanda di sostegno.

Inoltre, laddove prescritto dalla legislazione vigente, l’istanza deve essere corredata della Valutazione di Impatto Ambientale (Via) e/o Valutazione di Incidenza (Vi).

Sono ammissibili a contributo le seguenti categorie di spesa:

– impianti di reti antigrandine, le cui caratteristiche risultino coerenti con la difesa delle colture agrarie presenti in azienda dall’avversità atmosferica “grandine” come descritta al punto h) dell’articolo 2 del Regolamento (Ue) n. 1305/2013;

– opere di ingegneria naturalistica (quali, ad esempio, viminate, fascinate, palizzate, etc.) e/o canali di scolo realizzati in aziende ubicate in aree identificate dai Piani di assetto idrogeologico (Psai) a rischio o pericolo idrogeologico elevato/molto elevato (R3/P3 – R4/P4);

– spese generali, entro i massimali indicati nel bando.

La spesa complessiva ammissibile a contributo deve essere compresa tra un minimo di 10mila euro ed un massimo di 200mila euro di spesa per singolo beneficiario. L’importo di 200mila euro costituisce anche il tetto totale massimo di spesa ammissibile per singolo beneficiario nell’intero periodo 2014-2022.

La percentuale di sostegno, calcolata sull’intero importo di spesa ammissibile a finanziamento, è pari al 80% mentre la restante parte è a carico del beneficiario.

I progetti approvati e ammessi a finanziamento che prevedono esclusivamente la realizzazione di impianti di reti antigrandine devono essere completati entro 6 mesi dalla data di sottoscrizione della Decisione individuale di concessione all’aiuto (Dica).

I progetti complessi che contemplano la realizzazione di opere di ingegneria naturalistica e/o canali di scolo e quelli che prevedono contestualmente la realizzazione di impianti di reti antigrandine e opere di ingegneria naturalistica devono essere completati entro 12 mesi dalla data di sottoscrizione del decreto di concessione.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande di sostegno sul portale Sian è fissato alle ore 16.00 del 31 marzo 2022.

 

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Foto tratta da pixabay.com

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