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Pac 23-27, Piano strategico nazionale: ministro e assessori a confronto

Con un post pubblicato su Facebook l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, ha fatto il punto sulla giornata romana di ieri, 20 dicembre 2021, nel corso della quale ha partecipato, insieme ai colleghi al ramo delle altre Regioni e delle Province autonome, prima alla riunione della Commissione Politiche agricole (Cpa) dedicata alla bozza inviata dal Ministero delle Politiche agricole sul Piano strategico nazionale per la Pac 23-27, relativamente al Primo Pilastro e, a seguire, all’incontro con il ministro Stefano Patuanelli.

“In Commissione politiche agricole – ha scritto l’assessore nel post – è proseguito il confronto, ormai alle battute finali, schietto e diretto, con i colleghi delle altre Regioni sulle questioni ancora da dirimere sui criteri redistributivi circa l’inserimento nei pagamenti accoppiati di alcune filiere su Ocm, Pnrr ed eco-schemi.  Nel mio intervento ho sottolineato come, alla base di qualunque scelta finale a valere sul Primo Pilastro, non si può prescindere da due considerazioni che sono alla base della proposta finale che il Ministero delle Politiche agricole dovrà fare alle Regioni: la prima, che il Ministero non può non considerare la normativa comunitaria, che è alla base dei criteri distributivi dei fondi Feaga e Feasr tra le regioni; la seconda, che la suddivisione delle risorse tra il Primo e Secondo Pilastro non deve essere ragionata in maniera a se stante, ma in un’ottica di complementarità che vada a riequilibrare eventuali disparità tra una regione e l’altra”.

“Ho evidenziato – ha continuato Caputo – come la Campania, che nel Piano strategico pesa per circa il 6,3% della dotazione complessiva delle risorse, non può e non deve, in virtù della sua biodiversità agricola, di popolazione rurale ed altri fattori discriminanti, attestarsi tra le regioni penalizzate per l’assegnazione delle risorse rispetto alla precedente programmazione.”

“Di comune accordo con i colleghi delle altre regioni – ha aggiunto l’assessore – ho ribadito al coordinamento della Cpa la necessità di una puntuale valutazione dei contenuti degli eco-schemi, su cui si sta lavorando, per una precisa definizione strategica dei contenuti che non lasci dubbi interpretativi in fase attuativa”.

Conclusa la sessione mattutina, l’assessore Caputo e i colleghi al ramo hanno incontrato il ministro Patuanelli che, nella sua relazione introduttiva, ha evidenziato la scarsità delle risorse della Pac, ponendo l’accento sull’elevata diversificazione delle filiere agricole italiane e, pertanto, sulla difficoltà a creare un effetto redistributivo delle risorse che non scontenti nessuna Regione.

“Una premessa, questa del Ministro – ha scritto l’assessore – di cui, come i miei colleghi, ho preso atto, ma che non mi ha impedito di ribadire quanto già sostenuto nella Cpa di qualche ora prima, aggiungendo alcune precisazioni e puntualizzazioni che ritengo strategiche per la Regione Campania: accoppiato per frutta in guscio e olivo; Ocm per il florovivaismo; redistributivo con pagamento puro a 14 ettari o, in subordine, con un tetto massimo alle aziende agricole che posseggono massimo 28 – 30 ettari e non 75 ettari, che includerebbe oltre il 90% delle aziende italiane, come proposto dal ministro e che, peraltro, snaturerebbe completamente la finalità redistributiva della misura”.

“Ho poi concluso il mio intervento – ha proseguito Caputo – ponendo l’accento su altre tre questioni di rilievo: l’estensione dei fondi del Pnrr ad altri interventi per l’agricoltura, oltre i 500 milioni già destinati per la meccanizzazione sui quali, peraltro, ho chiesto che vengano definiti i criteri di spesa e riparto tra le Regioni, in particolare la possibilità di utilizzare gli stessi, come già sostenuto istituzionalmente, per le misure ad investimento, finanziabili e pertanto cantierabili, del Psr regionale come la misura 4. Ho evidenziato al ministro che, qualunque siano i criteri di riparto dei fondi destinati all’agricoltura dal Pnrr, non si può ovviare dall’assunto di base che il 40% dovrà essere destinato alle Regioni del Mezzogiorno”.

“Altra questione – ha aggiunto l’assessore – è stata quella di ribadire la governance del nuovo fondo catastrofale, che non potrà più essere gestita, per le tante criticità emerse, come il vecchio Fondo di solidarietà nazionale (Fsn): ho proposto a Patuanelli che la nuova dotazione venga ripartita per il 50% in capo al Ministero e per la restante parte tra le regioni in modo da gestirla in attinenza con le diverse realtà territoriali. Infine, nell’ambito dell’eco-schema zootecnia, ho evidenziato che il settore bufalino, filiera strategica per la Campania e per il Sistema Paese Italia, con uno dei trasformati più famosi al mondo, la Mozzarella di bufala campana Dop, dovrebbe prevedere delle ‘misure di accompagnamento’ per quelle aziende che allo, stato attuale, sono impossibilitate ad eccedervi”.

“Una proficua giornata di lavoro – ha concluso l’assessore Caputo – nella quale, sia in Cpa che con il ministro, abbiamo anche ragionato sui parametri da utilizzare per i criteri di riparto delle risorse sul Secondo Pilastro, ribadendo, a più riprese, l’assunto normativo di base: le risorse vanno distribuite tra le Regioni per perequare i territori e colmare le disparità e non per aumentarle. Il ministro ci convocherà tra Natale e Capodanno per sottoporci un suo modello di riparto. Noi, come Regione Campania, non ci faremo trovare impreparati: abbiamo una nostra proposta che stiamo mettendo a punto con gli uffici e che valuteremo, se necessario, di ufficializzare a seguito di quella che il Ministero ci vorrà proporre”.

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