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Csr Campania 23-27, bandi: come migliorare il suolo agricolo

Aggiornamento del 29 giugno 2023 ore 12.00 - Con decreto dirigenziale n. 377 del 29 giugno 2023 la Regione Campania ha disposto modifiche e integrazioni al bandi - approvato con decreto n. 2/2023 e modificato in ultimo con decreto n. 280/2023 - dell'intervento [SRA03 - ACA3] del Csr 23-27.
Aggiornamento del 16 giugno 2023 ore 21.00 - Con decreto dirigenziale n. 336 del 16 giugno 2023 la Regione Campania ha disposto la proroga dei termini per la presentazione delle domande iniziali di sostegno/pagamento (campagna 2023) del bando dell'intervento [SRA03 - ACA3] del Csr 23-27. La nuova scadenza per il rilascio sul portale Sian delle istanze è fissato al 30 giugno 2023 (25 luglio 2023 con riduzione). 
Aggiornamento del 30 maggio 2023 ore 20.00 - Con decreto dirigenziale n. 280 del 30 maggio 2023 la Regione Campania ha disposto la modifica del bando dell'intervento [SRA03 - ACA3] del Csr 23-27 e la proroga dei termini per la presentazione delle domande iniziali di sostegno/pagamento (campagna 2023). La nuova scadenza per il rilascio sul portale Sian delle istanze è fissato al 15 giugno 2023. Nell’allegato 2 del decreto 280/2023 il testo consolidato del bando.
Aggiornamento del 21 aprile 2023 ore 20.00 - Con decreto dirigenziale n. 191 del 21 aprile 2023 la Regione Campania ha disposto la modifica del bando dell’intervento [SRA03 - ACA3] del Csr 23-27 e l’apertura dei termini per la presentazione delle domande iniziali di sostegno/pagamento (campagna 2023): il termine ultimo per il rilascio sul portale Sian delle istanze è fissato al 15 maggio 2023. Nell’allegato 2 del decreto 191/2023 il testo consolidato del bando.

 

Con decreto dirigenziale n. 2 del 4 gennaio 2023 la Regione Campania ha approvato il bando (campagna 2023) dell’intervento [SRA03 – ACA3] Tecniche di lavorazione ridotta dei suoli del Complemento di sviluppo rurale (Csr) 23-27, attualmente in fase di definizione e che si colloca nell’ambito del Piano strategico nazionale della Pac 23-27 (Psp).

Il bando disciplina la presentazione delle domande iniziali di sostegno/pagamento per l’adesione agli impegni di durata quinquennale, con inizio il 1° gennaio 2023 e termine il 31 dicembre 2027. Ciascuna singola annualità dell’impegno è riferita all’anno solare (01/01-31/12).

L’intervento [SRA03 – ACA3] prevede il riconoscimento di un sostegno agli agricoltori che si impegnano ad adottare tecniche di coltivazione del suolo che ne minimizzano il disturbo e facilitano il miglioramento della sua fertilità.

L’intervento risponde in via prioritaria all’esigenza di favorire la conservazione del suolo: infatti, il passaggio da abituali lavorazioni profonde del terreno a tecniche di lavorazione a minori profondità o non lavorazione consente, infatti, di contrastare in modo efficace il degrado dei suoli, migliorandone la struttura e la resistenza all’erosione e al compattamento, nonché di ottimizzare l’uso delle riserve fossili, contrastare la riduzione della sostanza organica e aumentare la capacità del terreno di assorbire e trattenere l’acqua.

Al tempo stesso, l’intervento consente di aumentare la capacità del terreno di assorbire e trattenere l’acqua e riduce l’emissione di anidride carbonica che si avrebbe in caso di ordinaria lavorazione del terreno per mineralizzazione della sostanza organica.

L’intervento [SRA03 – ACA3] si articola in due azioni:

– Azione 3.1 “Adozione di tecniche di semina su sodo/No tillage (NT)”;

– Azione 3.2 “Adozione di tecniche di minima lavorazione/Minimum tillage (MT) e/o di tecniche di lavorazione a bande/strip tillage”.

Gli impegni collegati alle due azioni sono incompatibili tra loro. Nel corso del periodo di impegno è prevista la possibilità di passare dall’Azione 3.2 all’Azione 3.1.

L’intervento [SRA03 – ACA3] è applicabile su tutte le superfici della Campania.

La dotazione finanziaria per l’attuazione dell’intervento nel ciclo di programmazione 23-27 ammonta a complessivi 24,2 milioni di euro.

Possono partecipare al bando gli agricoltori singoli o associati (C01), gli enti pubblici gestori di aziende agricole (C02) e i soggetti collettivi nell’ambito dell’intervento di cooperazione (C03) formati da soggetti che rientrano nei criteri (C01) e (C02).

Il potenziale beneficiario (nella persona del titolare o del legale rappresentante del soggetto che intende presentare domanda per l’accesso ai finanziamenti) deve garantire:

– la costituzione, aggiornamento e validazione del fascicolo aziendale elettronico (i dati e le informazioni che possono essere utilizzati per la richiesta dell’aiuto con la presentazione della domanda devono necessariamente essere dichiarati nel fascicolo aziendale prima della decorrenza dell’impegno, vale a dire prima del 1° gennaio 2023);

– la compilazione, aggiornamento e validazione del piano di coltivazione e, se del caso, della consistenza zootecnica nella Banca dati nazionale (Bdn).

Le condizioni di ammissibilità sono le seguenti:

– l’intervento è applicabile sulle superfici a seminativo;

– i beneficiari aderiscono con una superficie minima di almeno 0,5 ettari.

Durante il periodo di impegno quinquennale, il beneficiario deve rispettare i seguenti impegni:

– adozione della tecnica della semina diretta su sodo; le semine devono essere effettuate senza alterarne la stratificazione del terreno agrario, eccetto che per una fascia ristretta in corrispondenza di ogni fila di semina (impegno per chi aderisce all’Azione 3.1);

– adozione di tecniche di minima lavorazione del suolo per la preparazione del letto di semina e per la lotta alle infestanti; sono ammesse solo le lavorazioni che non prevedono l’alterazione della stratificazione preesistente del suolo e non superano la profondità di 20 cm; è ammissibile la tecnica dello “strip till”, con lavorazione del terreno eseguita in bande di dimensioni non superiori a 20 cm di larghezza (impegno solo per chi aderisce all’Azione 3.2);

– divieto di effettuare arature, ripuntature e ogni altra lavorazione che inverta gli strati del suolo (ivi comprese le vangature), incluso il divieto di impiegare attrezzature dotate di organi lavoranti attivi ovvero mossi dalla presa di potenza o da altre fonti di forza motrice;

– garantire la copertura del suolo attraverso il mantenimento in loco di stoppie e residui colturali, eventualmente trinciati, in modo da formare uno strato protettivo pacciamante di materiale vegetale (mulching);

– divieto di ristoppio (ad eccezione delle colture sommerse) esteso a tutti i cereali, anche a quelli di genere botanico diverso;

– divieto di utilizzo di fanghi in agricoltura e di ogni altro rifiuto recuperato in operazioni R10 ai sensi della Parte IV del decreto legislativo n. 152/2006 e uso esclusivo dei fertilizzanti riconosciuti ai sensi del Regolamento (Ue) n. 1009/2019;

– nel caso del verificarsi di condizioni pedoclimatiche avverse sono consentite operazioni volte al decompattamento del suolo da realizzarsi secondo meccanismi autorizzativi stabiliti dalla Regione Campania;

– mantenimento in campo dei residui colturali senza interramento o asportazione, con l’applicazione di lavorazioni ridotte per favorire la miscelazione dei residui colturali nei primi centimetri di suolo; è ammesso il pascolo.

Inoltre, per entrambe le azioni, il beneficiario deve assicurare il mantenimento degli impegni sulle stesse superfici dichiarate nella domanda iniziale di sostegno per tutto il periodo (5 anni), con una tolleranza massima complessiva in riduzione del 20%.

Infine il beneficiario deve rispettare i pertinenti criteri di gestione obbligatori e delle norme in materia di buone condizioni agronomiche e ambientali ai sensi dell’articolo 12 del Regolamento (Ue) n. 2115/2021 nonché i pertinenti requisiti di condizionalità sociale ai sensi dell’art. 14 del Reg. (Ue) n. 2115/2021.

Il beneficiario riceve un pagamento annuale per ettaro di superficie agricola oggetto di impegno a compensazione dei minori ricavi e maggiori costi derivanti dall’adozione di tecniche di lavorazione ridotta dei suoli.

Gli importi dei pagamenti sono differenziati per le azioni 3.1 e 3.2, come di seguito riportato:

– Azione 3.1 “Adozione di tecniche di semina su sodo/No tillage (NT): 320 €/ettaro/anno

– Azione 3.2 “Adozione di tecniche di minima lavorazione/Minimum tillage (MT) e/o di tecniche di lavorazione a bande/strip tillage”: 238 €/ettaro/anno

L’importo annuale del sostegno è soggetto a degressività sulla base del suo ammontare. Se il pagamento annuale ricade:

– nella fascia fino a 10.000 €/anno, è riconosciuto il 100% del premio;

– nella fascia oltre 10.000 €/anno, è riconosciuto l’80% del premio.

Al fine di migliorare le performance, è consentito ai beneficiari di rafforzare gli impegni previsti dell’intervento [SRA03 – ACA3] con quelli stabiliti in altri interventi agro-climatico-ambientali del Csr, cumulandoli sulla medesima superficie. Tuttavia, in caso di sovrapposizione degli impegni, per evitare il doppio finanziamento, il premio potrebbe essere rideterminato.

L’intervento [SRA03 – ACA3] è cumulabile con gli interventi [SRA01 – ACA1] Produzione integrata, [SRA 29] Pagamento al fine di adottare e mantenere pratiche e metodi di produzione biologica, [SRA24 – ACA24] Pratiche agricoltura di precisione.

L’intervento [SRA03 – ACA3] è compatibile con l’eco-schema 4 “Sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento” della Pac 23-27, provvedendo ad evitare il doppio finanziamento.

Ai fini del pagamento, per la campagna 2023, il premio sarà decurtato in ragione della sovrapposizione degli eventuali impegni in corso assunti con l’adesione alla tipologia d’intervento 10.1.2 “Operazioni agronomiche volte all’incremento della sostanza organica” (azione 10.1.2.2 “Tecniche agronomiche conservative per la coltivazione di cereali, colture erbacee foraggere a ciclo annuale e pascoli”) del Psr Campania 14-20.

La data di decorrenza per la presentazione delle domande, il termine di scadenza per il rilascio delle stesse e le relative modalità saranno indicati con successivo provvedimento della Regione Campania all’esito dell’adozione delle specifiche Istruzioni operative da parte dell’Organismo pagatore Agea.

In ogni caso, la compilazione e presentazione delle domande dovrà avvenire per via telematica, utilizzando le funzionalità on-line messe a disposizione dall’Agea attraverso il Sistema informativo agricolo nazionale (Sian).

I recapiti del referente regionale e dei referenti provinciali dell’intervento [SRA03 – ACA3] ai quali fare riferimento per il presente bando sono indicati nel prospetto riportato alle pagine 10 e 11 dell’avviso.  

 

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Illustrazione tratta da pixabay.com

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