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Psr Campania, bandi: 10 milioni per il primo insediamento dei giovani

Aggiornamento del 20 novembre 2023 ore 19.00 - Con decreto dirigenziale n. 754 del 20 novembre 2023 la Regione Campania ha disposto la proroga del termine ultimo per la presentazione delle domande di sostegno nell’ambito del bando della tipologia d’intervento 6.1.1 del Psr. La nuova scadenza per la presentazione delle domande di sostegno è fissata al 4 dicembre 2023 ore 16.00.

 

Con decreto dirigenziale n. 550 del 9 ottobre 2023 la Regione Campania ha approvato il secondo bando della tipologia d’intervento 6.1.1 “Riconoscimento del premio per i giovani agricoltori che per la prima volta si insediano come capo d’azienda” del Psr (periodo transitorio).

La tipologia 6.1.1 incentiva il primo insediamento di imprenditori agricoli giovani al fine di: creare opportunità economiche per il mantenimento della popolazione giovanile nei territori rurali e nelle aree caratterizzate da processi di desertificazione sociale; favorire l’inserimento di professionalità nuove, con approcci imprenditoriali innovativi, nelle aree con migliori performance economico-sociali; incoraggiare l’introduzione di tecnologie innovative nell’ambito della gestione aziendale in coerenza con il Piano di Resilienza e Transizione.

Il sostegno mira, dunque, a favorire il ricambio generazionale degli imprenditori agricoli contribuendo a potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme nonché promuovere l’adozione di tecnologie innovative.

Il bando trova applicazione sull’intero territorio regionale e ha una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro. Eventuali economie e ulteriori risorse finanziarie rese nuovamente disponibili per l’attuazione della tipologia d’intervento 6.1.1 ed ulteriori risorse emergenti dalla rimodulazione del piano finanziario del Psr saranno imputate per l’attuazione dei piani aziendali presentati con questo bando.

Possono presentare domanda di sostegno le persone fisiche o giuridiche che esercitano l’attività agricola secondo quanto previsto dall’art. 2135 del Codice Civile.

Nel caso di persona fisica, il richiedente deve soddisfare i seguenti requisiti al momento della presentazione dell’istanza:

– avere un’età non superiore a 40 anni (41 anni non compiuti);

– essersi insediato per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di unico capo azienda, assumendone la relativa responsabilità civile e fiscale, con l’apertura della partita Iva e l’attivazione della Camera di Commercio non oltre 24 mesi antecedenti al rilascio dell’istanza;

– essere iscritto alla Camera di Commercio con codice Ateco 01 nella sezione speciale “imprenditore agricolo”;

– aver aperto per la prima volta la posizione previdenziale ed assistenziale presso l’Inps in qualità di unico titolare coltivatore diretto unità attiva di azienda agricola o Imprenditore agricolo professionale (Iap);

– aver già costituito, aggiornato e validato il fascicolo aziendale.

Inoltre, il richiedente deve dimostrare di avere adeguate conoscenze e competenze professionali, così come previsto dal Regolamento (Ue) n. 1305/2013 (art. 2. lettera n), attraverso:

– il possesso di un titolo di studio universitario del vecchio ordinamento o laurea magistrale (già specialistica) o triennale attinente al settore agrario, forestale o veterinario, come riconosciuto dalla classificazione normativa vigente, oppure di titolo di studio quinquennale di scuola superiore attinente al settore agrario oppure di qualifica professionale attinente al settore agrario oppure, alle condizioni indicate nel bando, di altro titolo di studio;

– la frequenza con profitto o l’impegno a frequentare, entro 36 mesi dalla data della decisione della concessione dell’aiuto, un corso regionale di formazione in agricoltura della durata complessiva di 200 ore;

– l’aver esercitato l’attività agricola per almeno 3 anni, con la necessaria copertura previdenziale ed assistenziale, in qualità di coadiuvante familiare o lavoratore agricolo con almeno 150 giornate l’anno;

– la frequenza con esame finale positivo ai sensi della deliberazione del Consiglio regionale della Campania n.109/2 del 29 luglio 1988.

Nel caso di società, il rappresentante legale deve essere un giovane di età non superiore a 40 anni (41 anni non compiuti) al quale si applicano tutte le condizioni e i requisiti previsti in capo alla persona fisica.

Se la richiedente è una società di persone, essa deve essere costituita per almeno il 51% da soggetti con età anagrafica non superiore a 40 anni (41 anni non ancora compiuti). Per richiedere l’aiuto, il rappresentante legale deve possedere la responsabilità per la gestione ordinaria e quella straordinaria, quale risultante dal patto societario/statuto/atto costitutivo, in modo tale che le sue decisioni non possano essere inficiate dagli ulteriori soci.

Se la richiedente è una società di capitali, il rappresentante legale deve esercitare il controllo efficace e a lungo termine sul soggetto giuridico in termini di decisioni connesse alla gestione, benefici e rischi finanziari: tale controllo può essere garantito dimostrando di detenere la maggioranza delle quote sociali (superiore al 50%) e rivestendo il ruolo di amministratore/legale rappresentante oppure con la previsione nell’atto costitutivo della società, secondo quanto disciplinato dal Codice civile per le diverse forme di società di capitale, che al giovane agricoltore siano concessi particolari diritti riguardanti l’amministrazione della società e la distribuzione degli utili e che lo stesso risulti, sulla base di tali diritti, amministratore/legale rappresentante dotato di tutti i poteri ordinari e straordinari di gestione della società senza che altri soci possano intervenire nella gestione per tutto il periodo dell’impegno.

Infine, la società di persone o capitale deve essere iscritta alla Camera di Commercio con codice Ateco 01, precisamente nella sezione speciale ‘imprenditore agricolo’ nel caso di società semplice mentre se si tratta di società di capitale sia nella sezione ordinaria che in quella di ‘imprenditore agricolo’.

La domanda di sostegno deve essere corredata dal Piano di sviluppo aziendale (Psa) da realizzare esclusivamente su terreni aziendali che devono essere ubicati per oltre il 50% della Superficie agricola utilizzata (Sau) nel territorio della regione Campania (le particelle catastali sulle quali si prevede di realizzare gli investimenti fissi devono ricadere nel territorio regionale).

I terreni e gli immobili interessati dal Psa devono essere nella disponibilità del richiedente (proprietà, altro diritto reale, diritto personale di godimento, con esclusione del comodato d’uso).

Il Piano deve essere avviato in data successiva alla presentazione dell’istanza, ma non oltre 9 mesi decorrenti dalla data di adozione della Decisione individuale di concessione all’aiuto (Dica), e ultimato entro 36 mesi dalla data di adozione della Dica.

Al momento del rilascio della domanda di sostegno, l’azienda agricola deve risultare di dimensione economica, espressa in Produzione standard (Ps):

– non inferiore a 12mila euro se è ubicata nelle macro-aree C e D del Psr e non inferiore a 15mila euro se è ubicata nelle macro-aree A e B del Psr;

– non superiore a 200mila euro.

I beneficiari riceveranno un premio forfettario di primo insediamento che non è direttamente collegabile ad operazioni o investimenti sostenuti.

L’importo del premio è di 45mila euro per il beneficiario delle macro-aree A e B e di 50mila euro per chi opera nelle macro-aree C e D. La macro-area d’appartenenza è quella in cui ricade più del 50% della Sau aziendale.

Il premio sarà erogato in due tranche: la prima (acconto) pari al 60% e la seconda (saldo) pari al 40%. La percentuale di sostegno è pari al 100% del contributo pubblico.

L’accesso alla tipologia 6.1.1 non preclude alla stessa azienda la partecipazione ai bandi di altre tipologie del Psr Campania.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande di sostegno sul portale Sian è fissato al 24 novembre 2023.

 

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Foto tratta da pixabay.com

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