Pnrr dell’Italia, il Consiglio dà il via libera
Ieri, 13 luglio 2021, il Consiglio dell’Economia e delle Finanze (Ecofin) ha adottato le decisioni di esecuzione con cui ha approvato il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dell’Italia e i piani di altri 11 Stati membri (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia e Spagna).
In una nota (per la versione completa clicca QUI) si legge che, grazie alle decisioni adottate dal Consiglio, i dodici Stati membri “hanno ottenuto il via libera per l’utilizzo dei fondi dell’Ue per la ripresa e la resilienza allo scopo di rilanciare le loro economie e riprendersi dalle conseguenze della Covid-19” e “possano concludere convenzioni di sovvenzione e accordi di prestito con la Commissione e iniziare a ricevere fondi per attuare i rispettivi piani nazionali”, vale a dire “un prefinanziamento fino al 13% dell’importo totale”.
Già nelle prossime settimane, dunque, l’Italia riceverà 24,9 miliardi di euro a titolo di prefinanziamento, pari al 13% delle risorse complessive stanziate a suo favore che ammontano a 191,5 miliardi (68,9 miliardi sotto forma di sovvenzioni e 122,6 miliardi sotto forma di prestiti).
Il comunicato ricorda, poi, che “in giugno il Consiglio ha ricevuto dalla Commissione una valutazione positiva dei piani dei 12 Stati membri, accompagnata dalle proposte di decisioni del Consiglio relative alla loro approvazione” (per saperne di più clicca QUI) e che “tutti i 12 Stati membri hanno chiesto un prefinanziamento dai fondi loro assegnati”.
“L’assistenza finanziaria dell’Ue – prosegue la nota – a titolo del Dispositivo per la ripresa e la resilienza, pari a 672,5 miliardi di euro, mira a stimolare la ripresa economica europea sostenendo l’attuazione di riforme e progetti di investimento negli Stati membri”.
Sempre nel comunicato si legge che “le misure approvate mediante i piani nazionali si concentrano su sei aree di intervento (‘pilastri’) definite nel Regolamento che istituisce il Dispositivo, tra cui figurano la transizione verde, la trasformazione digitale, una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, la coesione sociale e territoriale”.
Come riportato sul portale del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, gli stanziamenti principali diretti per il settore agricolo previsti nel Pnrr italiano, a cui si affiancano i progetti condivisi con altri ministeri, sono i seguenti:
- 800 milioni per la logistica;
- 1,5 miliardi per il cosiddetto agrisolare;
- 500 milioni per l’ammodernamento delle macchine agricole;
- 1,2 miliardi, nel fondo complementare, per i contratti di filiera;
- 2 miliardi per lo sviluppo delle produzioni e delle tecnologie inerenti il biogas e il biometano;
- 880 milioni per gli invasi e il sistema irriguo.