Pac 23-27, Piano strategico nazionale: il ministro incontra gli assessori
Il Piano strategico nazionale per la Politica agricola comune (Pac) 23-27, che dovrà essere presentato alla Commissione europea entro il prossimo 31 dicembre, è stato il leit motiv della riunione che si è svolta ieri, 13 dicembre 2021, presso il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali tra il ministro Stefano Patuanelli e gli assessori all’agricoltura delle Regioni e delle Province autonome.
“Abbiamo riscontrato – ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, in un post pubblicato su Facebook – il recepimento di molte delle istanze concordate e approvate in Commissione Politiche agricole (Cpa): il pagamento minimo di base per le aree svantaggiate è stato confermato a 300 euro, portati a 500 euro per le aree non svantaggiate, ed è stata confermata la convergenza all’85% al 2026 con stop loss al 30% con valore massimo del titolo ad 2mila euro”.
“In merito al criterio redistributivo – ha aggiunto l’assessore – avremo ancora da confrontarci lunedì prossimo con il ministro in quanto la posizione non condivisa da molte regioni e portata avanti da Patuanelli è stata quella di non proporre un pagamento puro, ma di pagare i primi 14 ettari a tutti con un minimo di 0,5 ettari. La partita sui giovani sarà articolata con un 2% delle risorse che resteranno di competenza del Primo Pilastro ed uno spostamento dell’1% su Secondo Pilastro (1,5% proposto in Cpa) oltre la quota di cofinanziamento dell’1%”.
“Condivisibile – ha sottolineato Caputo – la proposta del ministro sul biologico, che verrà gestito sul Secondo Pilastro, ma con un trasferimento di risorse, pari a circa 90milioni di euro annui, dal Primo Pilastro per la riconversione. Siamo sulla buona strada per il recepimento della mia proposta di accettare come Ocm aggiuntivo la patata fresca, ma ho ribadito, nel corso del mio intervento, che la strutturata filiera del florovivaismo meriterebbe l’inserimento tra gli Ocm”.
Questione eco-schemi. “Come ho avuto modo di rappresentare al Ministro – ha aggiunto l’assessore – restano ancora terreno di discussione in merito alla quantificazione delle risorse da attribuire sia tra gli eco-schemi che nell’ambito degli stessi. Per quanto concerne il comparto bufalino, strategico per la Campania e che rientra nell’eco-schema della zootecnia, a cui, tra l’altro la proposta è di destinare il 41% delle risorse degli eco-schemi nazionali, ho precisato che è opportuno quantificare con esattezza l’ammontare di risorse ad esso destinate. Le culture arboree, con un 20% per l’olivo (con circa 120 euro ad ettaro) ed il 12% agli olivi secolari di Puglia e Calabria, sarà un altro eco-schema su cui ragionare con il ministro nel prossimo e definitivo ultimo incontro prima di chiudere i lavori su Primo Pilastro. Sistemi foraggeri estensivi, che incideranno per circa il 20% con uno stimato di 110 euro ad ettaro, ed eco-schema Api con un’incidenza del 5%, su cui c’è da sempre stata ampia condivisione da parte mia e dei miei colleghi, completano le proposte del ministro”.
“Dopo il mio intervento per la frutta in guscio nell’ambito del sostegno accoppiato – ha ricordato Caputo – il ministro, nella sua sintesi, si è reso disponibile non solo a rivedere la possibilità di inserire, in aggiunta al riso, la frutta in guscio ma anche gli agrumi, richiesta avanzata dei colleghi della Sicilia e Calabria. Analogamente, come da me richiesto, si è reso propenso a rivalutare la posizione della misura compensativa della redistribuzione rispetto ai 14 ettari per tutti”.
A seguire. l’assessore Nicola Caputo ha partecipato ai lavori della Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Sempre nel post pubblicato su Facebook, l’assessore ha sottolineato che la riunione pomeridiana ha focalizzato “con una mia condivisione nel metodo, il ruolo che le Regioni devono ‘pretendere’ dal ministero. La discussione è scaturita dalle modalità con cui il ministero ha sottoposto al nostro parere il decreto sui contratti di filiera: strategici per il nostro Sistema Paese, ma gestiti con un centralismo eccessivo e scarsa condivisione e sottoposti all’attenzione degli assessori solo nelle ore immediatamente precedenti i lavori della Cpa”.
“È prevalso in tutti noi – ha concluso l’assessore Caputo – il senso di responsabilità nel non esprimere parere negativo al documento che andrà in Conferenza Stato-Regioni nei prossimi giorni, ma presenteremo un duro e chiaro documento politico al ministro per enfatizzare il ruolo delle Regioni su scelte così importanti”.