Pac e ricambio generazionale, lo studio della Commissione
Le misure della Politica agricola comune (Pac) 14-20 per il ricambio generazionale hanno avuto un impatto positivo, anche se limitato, sull’incremento del numero di giovani agricoltori. Per accelerare il turn over è necessario attivare anche altri interventi, dagli incentivi economici al miglioramento di infrastrutture e servizi, che incoraggino gli under 40 a dedicarsi all’agricoltura o a vivere nelle zone rurali. E’ quanto emerge dal documento “Valutazione dell’impatto Pac sul ricambio generazionale, lo sviluppo locale e l’occupazione nelle aree rurali”, pubblicato dalla Commissione europea.
Il documento poggia su uno studio condotto sulle misure della Pac più rilevanti per il ricambio generazionale, vale a dire il sostegno con pagamenti diretti ai giovani agricoltori, il sostegno agli investimenti e gli aiuti all’avviamento di imprese.
“Le misure della Pac per il ricambio generazionale – si legge nel report – migliorano le prestazioni delle aziende agricole, la loro resilienza e il trasferimento sicuro delle aziende agricole dalle generazioni più anziane a quelle più giovani. Tuttavia, queste misure tendono ad aumentare la sostenibilità socio-economica delle aziende agricole dopo che i giovani agricoltori hanno avviato la loro attività piuttosto che contribuire alla successione delle aziende agricole. Inoltre, le misure di ricambio generazionale della Pac non sono ben adattate ai trasferimenti al di fuori delle aziende agricole familiari”.
In pratica, la Pac ha fornito un sostegno importante agli under 40 solo dopo che l’azienda è stata costituita piuttosto che favorire l’accesso alla terra e al credito.
Secondo lo studio, l’impatto delle misure della Pac sul ricambio generazionale può essere migliorato azionando, secondo un approccio integrato, strumenti sia della Politica agricola comune che di altre politiche Ue nonché prevedendo disposizioni legislative e fiscale più ampie e vantaggiose.
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