Psr Campania, efficacia: i risultati della prima indagine
Sono disponibili i risultati della prima indagine sull’efficacia del Psr 14-20. La survey condotta dalla Regione Campania restituisce un quadro di quanto ha finora funzionato nell’attuazione del Programma e degli elementi che dovranno essere oggetto di azioni migliorative.
Dal luglio 2018 al febbraio 2019 sono stati 1.300 i questionari compilati, in forma rigorosamente anonima, sul portale regionale Agricoltura e presso i Servizi territoriali provinciali (Stp) della Direzione generale per le Politiche agricole, alimentari e forestali.
Qualche dato. Il Programma è considerato un’occasione da non perdere per quasi il 60% degli intervistati. Il 32,9% ritiene che, senza il Psr, non sarebbero stati possibili investimenti sia sul fronte privato che su quello pubblico. Per il 25,6% grazie al Psr sarà vero sviluppo.
In relazione agli strumenti di comunicazione adottati, il giudizio è positivo per il 45% degli intervistati. Il linguaggio è un aspetto decisamente da migliorare: solo per il 17,6% è perfettamente chiaro e comprensibile. Va decisamente meglio sul fronte della tempestività nel comunicare le opportunità ed i servizi offerti nonché le modifiche apportate alle procedure: solo il 10,2% degli intervistati ritiene la comunicazione non celere.
Buono il giudizio per l’attività svolta dagli uffici regionali. Per il 42% degli intervistati il personale risponde in modo assolutamente cortese e il 35% ne elogia la reperibilità e la disponibilità.
L’indagine offre anche preziosi suggerimenti e consigli per migliorare i servizi erogati. Per il 39,4% degli intervistati si deve intervenire sui tempi, individuando strumenti e soluzioni che assicurino celerità nella fase istruttoria e, di conseguenza, nella pubblicazione delle graduatorie.
Il 36,9% ritiene che debba essere più stringente la fase di ascolto dei destinatari dei bandi prima che questi siano pubblicati. Maggiore chiarezza nel linguaggio e una più agevole accessibilità agli atti, rispettivamente con il 13,5% e l’8%, sono le altre azioni di miglioramento considerate prioritarie dagli intervistati.