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Innovazione, sostenibilità e internazionalizzazione: l’agricoltura campana guarda al futuro con il Global Food Innovation Forum

Nota stampa dell’assessore all’Agricoltura – E’ tutto pronto al Real Sito di Carditello per ospitare il primo evento di respiro internazionale dedicato all’agricoltura come perno dei processi di innovazione, delle nuove tecnologie e della sostenibilità per l’intera catena agroalimentare.

“Si tratta di un’iniziativa che ho voluto fortemente per tre ragioni – dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo – La prima è che quest’anno l’Italia ospita il pre-summit sui Sistemi del Cibo delle Nazioni Unite. Abbiamo bisogno di ragionare e confrontarci su quali sono gli scenari che hanno davvero rilievo e su cui vogliamo scommettere per il futuro della nostra agricoltura e del nostro pianeta. L’opportunità che ci offre il summit delle Nazioni Unite è quello di accendere un riflettore sulle traiettorie d’azione e sulle responsabilità di cui possiamo farci carico trasformandole in occasioni di crescita per tutti. Il Global Food Innovation Forum è una prima tappa che facciamo per aprire le eccellenze della Campania ad un dialogo con le eccellenze e le reti nazionali, europee e internazionali. Non sarà l’ultima tappa. Ci sono altri temi su cui stiamo lavorando: le frontiere della zootecnia anche nella prospettiva della One Health, il rapporto tra cibo e salute e la nutraceutica come area su cui investire per declinare la qualità delle nostre produzioni, la digitalizzazione come direttrice di transizione dei territori e delle imprese, in forte collegamento con le azioni sulla strategia di specializzazione intelligente regionale”.

“La seconda ragione per cui ho voluto il Forum – continua Caputo – è che il Psr ha investito e investirà un ammontare notevole di risorse sull’innovazione delle imprese agricole e dei territori rurali: sono soldi pubblici ed è un patrimonio che deve essere valorizzato e diventare collettivo quello dell’innovazione realizzata nelle aziende, nelle filiere e nei Partenariati europei per l’innovazione o nelle future Akis della nuova Pac. Il modo per valorizzare questa innovazione è fare sistema, connetterci alle reti: avremo l’Eit, il Cluster nazionale dell’agrifood, Prima, il Ministero della Ricerca, la Dg Agri, la Dg Environment, la Dg Ambiente e il Jrc. Il Global Food Innovation Forum nasce come momento per ragionare di complementarietà e convergenza tra fondi e programmi, tra Europa e regioni, ma anche tra regioni italiane, pure nella chiave, che rappresenta una vocazione naturale per la Campania, degli ecosistemi dell’innovazione euro-mediterranei rispetto ai quali, credo, che l’agricoltura della Campania possa e debba avere un ruolo di pivot”.

“La terza ragione per cui ho voluto il Global Food Innovation Forum nel Real Sito di Carditello – sottolinea l’assessore – è perché io credo nei giovani e credo nella possibilità di legare agricoltura e cultura in nome dell’innovazione. E’ essenziale quello che la giovane imprenditoria può fare per trainare verso l’alto la competitività delle filiere e del nostro territorio. Abbiamo tutti i responsabili nazionali giovani delle principali associazioni di categoria che sono a Carditello per confrontarsi e produrre una nuova cultura della cooperazione per l’innovazione a partire dal cibo. Non è una sfida che si vince da soli quella di costruire il futuro. Per questo ringrazio anche gli assessori Valeria Fascione, Antonio Marchiello e Armida Filippelli e i miei colleghi delle altre regioni (Lazio, Calabria, Sicilia, Umbria, Marche), insieme al presidente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero, e al presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, Francesco Emilio Borrelli”.

Il Global Food Innovation Forum è stato realizzato con il supporto scientifico e metodologico del Comitato per la nuova programmazione in agricoltura (Cnpa) della Regione Campania e in collaborazione con la Fao, il Future Food Institute, Food & Drink Europe, la Knowledge Alliance europea Askfood, la cross-Kic Food4Health, la Commissione europea, il Cluster tecnologico nazionale per l’Agroalimentare e il Comitato nazionale della Bioeconomia.

Per la versione integrale della nota stampa clicca QUI

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