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Csr Campania 23-27, bandi: 1,5 milioni per imboschire le superfici agricole

Con decreto dirigenziale n. 499 del 6 agosto 2024 la Regione Campania ha approvato il bando dell’intervento [SRD05] Impianti forestazione/imboschimento e sistemi agroforestali su terreni agricoli del Csr 23-27.

L’intervento [SRD05] persegue le seguenti finalità:

a) incrementare, sulle aree agricole, la superficie forestale naturaliforme, di arboricoltura e sistemi agroforestali;

b) incrementare l’assorbimento e lo stoccaggio del carbonio atmosferico, nei soprassuoli, nel suolo e nella biomassa legnosa utilizzabile anche a fini duraturi;

c) migliorare la conservazione della biodiversità e degli habitat forestali, garantendo la presenza di aree forestali di elevato valore naturalistico;

d) migliorare la funzione protettiva dei soprassuoli forestali per la conservazione del suolo, dell’equilibrio idrogeologico e della regolazione del deflusso idrico;

e) fornire prodotti legnosi e non legnosi;

f) fornire servizi ecosistemici e migliorare le funzioni pubbliche delle foreste

g) diversificare il reddito aziendale agricolo.

Queste finalità sono perseguite attraverso l’erogazione di un sostegno ai titolari della conduzione di superfici agricole a copertura, in tutto o in parte, dei costi sostenuti per attuare una o entrambe le seguenti Azioni:

– Azione 1) Impianto di imboschimento naturaliforme su superfici agricole;

– Azione 2) Impianto di arboricoltura a ciclo breve o medio-lungo su superfici agricole.

L’Azione 1 supporta gli investimenti per la realizzazione di impianti di imboschimento naturaliforme su superfici agricole con finalità multiple (ambientali, paesaggistiche, socio-ricreative nonché produttive (legno, legname e tartufi) utilizzando specie forestali arboree e arbustive autoctone di origine certificata, anche micorizzate, adatte alle condizioni ambientali locali, con l’obiettivo di creare nuove superfici forestali permanenti. Pertanto, le superfici agricole su cui è realizzato l’imboschimento non sono reversibili all’uso agricolo al termine del ciclo colturale in quanto rientrano nella definizione di bosco e ad esse si applicano le disposizioni regolamentari regionali del settore forestale.

L’Azione 2 sostiene gli investimenti per la realizzazione di impianti di arboricoltura da legno con finalità multiple (ambientali, paesaggistiche, socio-ricreative nonché produttive (legno, legname e tartufi) utilizzando specie forestali arboree e arbustive autoctone di origine certificata o altre specie forestali adatte alle condizioni ambientali locali, compresi i cloni di pioppo e le piante micorizzate. Le superfici sulle quali sono realizzati gli impianti sono reversibili all’uso agricolo al termine del ciclo colturale.

Il bando dell’intervento [SRD05] ha una dotazione di 1,5 milioni di euro e trova applicazione sull’intero territorio regionale.

Possono partecipare al bando i proprietari, possessori, privati e loro associazioni, nonché altri soggetti ed enti di diritto privato e loro associazioni titolari della conduzione di superfici agricole (con esclusione del comodato d’uso).

All’atto di presentazione della domanda di sostegno, il richiedente deve soddisfare tutti i seguenti requisiti:

– dimostrare la proprietà, il titolo di possesso o di conduzione delle superfici interessate dall’investimento;

– aver già costituito, aggiornato e validato il fascicolo aziendale;

– per le aziende con superfici forestali superiori a 10 ettari: presentare il piano di gestione forestale, ancorché in forma semplificata fino a 100 ettari, ai sensi del Regolamento regionale n. 3 del 28 settembre 2017 e ss.mm.ii (“Regolamento di tutela e gestione sostenibile del patrimonio forestale regionale”);

– per le aziende che non hanno superfici forestali o sono inferiori a 10 ettari e realizzano un nuovo imboschimento con l’Azione 1: presentare un piano di coltura e conservazione dell’imboschimento (si tratta di uno strumento equivalente al piano di gestione forestale).

Sono ammissibili a sostegno le operazioni di investimento che, all’atto di presentazione dell’istanza, soddisfano i seguenti criteri di ammissibilità:

– – la domanda di sostegno deve essere corredata dalla presentazione di un “piano di investimento”, redatto – da tecnico abilitato e competente ai sensi degli ordinamenti professionali riconosciuti dalla normativa vigente – in coerenza con le Linee guida europee per “Afforestation and Reforestation” e volto a fornire elementi utili per valutare l’efficacia e la coerenza delle azioni previste;

– – l’investimento è riconosciuto per le superfici agricole così come definite ai sensi dell’art.4, comma 3 del Regolamento (Ue) n. 2115/2021;

– – l’investimento può essere attivato anche sulle superfici agricole già interessate da investimenti di imboschimento, reversibili al termine del turno colturale, realizzati nei precedenti periodi di programmazione purché si sia concluso il periodo di impegno previsto;

– – gli impianti forestali devono rispettare i seguenti criteri:

– nell’Azione 1) gli imboschimenti naturaliformi devono essere costituiti da popolamenti polispecifici di specie forestali arboree e arbustive autoctone, di antico indigenato comprese piante micorizzate, comunque adatte alle condizioni ambientali locali e climatiche dell’area, e coerenti con la vegetazione forestale dell’area; il numero totale di piante non dovrà essere inferiore a 1.100 per ettaro ed il sesto è libero;

– nell’Azione 2) gli impianti di arboricoltura devono essere costituiti da popolamenti puri o misti di specie forestali arboree e arbustive autoctone, di antico indigenato o comunque adatte alle condizioni ambientali locali e climatiche dell’area, compresi i cloni di pioppo, e/o cloni e piante micorizzate; nel caso di impianti di cloni di pioppo deve essere perseguita la sostenibilità dal punto di vista ambientale in particolare attraverso la diversificazione clonale, prevedendo l’utilizzo delle tipologie clonali riconosciute, con decreto ministeriale n. 17132 del 13 marzo 2015, dall’Osservatorio nazionale del Pioppo;

sono ammissibili anche impianti policiclici con specie principali a ciclo medio lungo, specie secondarie a rapido accrescimento (pioppo e suoi ibridi) e specie accessorie arboree e/o arbustive, e al termine del ciclo produttivo l’intera superficie della piantagione sarà occupata dalle chiome delle specie principali;

– – non è consentito l’uso di specie esotiche invasive già riconosciute dall’elenco del Ministero della Transizione ecologica e dalle black list nazionale e regionali;

– – gli investimenti devono riguardare superfici complessive di dimensione non inferiore a 1 ettaro (tale superficie minima di accesso può essere in un unico corpo o al più in due corpi separati);-l’importo massimo della spesa ammissibile ad ettaro per la copertura dei costi di impianto per la stessa operazione è 13mila euro (tale importo massimo è applicato per entrambe le Azioni 1 e 2);

– – le operazioni per le quali il beneficiario ha avviato i lavori o le attività devono svolgersi dopo la presentazione della domanda di sostegno (fanno eccezione le attività preparatorie che possono essere avviate entro i 24 mesi precedenti alla presentazione della domanda).

Il beneficiario si impegna a:

1) realizzare e mantenere l’operazione conformemente a quanto indicato nel “Piano di investimento” e definito con atto di concessione, fatte salve eventuali varianti e/o deroghe stabilite dallo stesso;

2) non cambiare la destinazione d’uso delle superfici oggetto di intervento per l’intero periodo temporale di permanenza previsto dall’atto di concessione (vedi punto successivo), tranne per casi debitamente giustificati e riconosciuti (in caso di cessione il subentro è ammissibile solo nel caso in cui gli impegni esistenti siano sottoscritti dal subentrante);

3) non modificare la natura degli impianti per l’intero periodo temporale di permanenza degli stessi previsto dall’atto di concessione in modo che non vengano compromessi gli obiettivi originari dell’investimento; tale periodo deve essere:

– per l’Azione 1), non inferiore a 15 anni, fermo restando che le superfici agricole imboschite con la tale Azione rientrano nella definizione di bosco e su di esse si applicano, quindi, le disposizioni regolamentari regionali previste per i boschi;

– per l’Azione 2), superiore a 8 anni per gli impianti di arboricoltura a ciclo breve e non inferiore a 15 anni per impianti di arboricoltura a ciclo medio-lungo, compresi gli impianti di arboricoltura con specie forestali micorizzate (per questi impianti, nel rispetto delle norme nazionale e regionali di settore, le superfici in cui viene realizzato l’impianto non sono vincolate a bosco);

4) la durata dell’impegno di cui ai punti precedenti parte dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di presentazione della domanda di pagamento del saldo;

5) la conduzione delle superfici di investimento deve essere mantenuta, dalla data di presentazione della domanda di aiuto fino al termine del periodo di permanenza dell’operazione previsto per l’investimento realizzato, secondo quanto previsto ai precedenti punti 3. e 4.

Sono ammissibili al sostegno esclusivamente le seguenti categorie di spesa:

– opere di miglioramento fondiario;

– spese generali collegate alle spese di cui al punto precedente (entro il limite dei massimali previsti dal bando).

La forma di sostegno prevista dall’intervento [SRD05] è la sovvenzione in conto capitale (forme previste: rimborso delle spese ammissibili effettivamente sostenute).

L’aliquota di sostegno è pari al 100% rispetto alla spesa ammissibile a contributo.

È prevista una spesa massima ammissibile ad ettaro per la copertura dei costi di impianto pari a 13mila euro.

Inoltre è riconosciuto un premio annuale – a copertura dei costi di manutenzione e di mancato reddito agricolo per ettaro di superficie impiantata – che sarà erogato dall’anno successivo a quello di realizzazione e collaudo dell’impianto (con il pagamento del saldo) tramite l’emanazione di un bando a valere sull’intervento [SRA28] Sostegno per il mantenimento della forestazione/imboschimento e sistemi agro-forestali del Csr 23-27 (per gli importi massimi del premio si rimanda alla pagina 16 del bando).

La domanda di sostegno in modalità informatica, secondo gli standard utilizzati dal Sistema informativo agricolo nazionale (Sian), potrà essere scaricata a far data dal 16 settembre 2024 (tale data sarà confermata con apposito avviso sul portale regionale Agricoltura e su questo portale).

Il termine ultimo per la presentazione delle domande di sostegno è fissato alle ore 16.00 del 15 novembre 2024.

Per informazioni sul bando e la presentazione della domanda rivolgersi al responsabile dell’intervento dott. Luigi Salzano (tel.: 081 7967753 – mail: luigi.salzano@regione.campania.it).

 

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Foto tratta da pixabay.com

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