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Psr Campania, bandi: 2,3 milioni per la promozione dei regimi di qualità

Con decreto dirigenziale n. 130 del 1° marzo 2022 la Regione Campania ha approvato il bando della tipologia 3.2.1 “Sostegno per attività di informazione e promozione svolte da associazioni di produttori” del Psr.

La tipologia 3.2.1 si prefigge di incentivare le attività di informazione e promozione realizzate nel mercato interno all’Unione europea per migliorare la conoscenza, nei consumatori ed operatori economici, dei prodotti agricoli o alimentari indicati nell’Allegato 1 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue) e tutelati da marchi comunitari  Ue (tra cui Dop, Igp e Stg nonché le denominazioni di origine e indicazioni geografiche nel settore vitivinicolo) al fine di creare nuove opportunità di mercato per i nostri prodotti d’eccellenza.

Inoltre, nel periodo transitorio del Programma, la 3.2.1 è chiamata anche a contrastare l’impatto della crisi generata dalla pandemia da Covid-19.

Il bando trova applicazione sull’intero territorio regionale in quanto riguarda tutti i prodotti agricoli o alimentari – di cui all’allegato 1 del Tfue e tutelati dai regimi di qualità previsti nell’articolo 16, paragrafo 1, del Regolamento (Ue) n. 1305/2013 – la cui area di produzione ricade nel territorio della Regione Campania, fermo restando che le attività di informazione e promozione che hanno ad oggetto questi prodotti possono essere attuate nel mercato interno all’Ue, dunque anche al di fuori della Campania.

Forte di una dotazione finanziaria di circa 2,3 milioni di euro, il bando è diretto alle associazioni di produttori, vale a dire gli organismi che riuniscono operatori attivi in uno o più dei regimi di qualità previsti dal già citato Reg. (Ue) n.1305/2013 e costituitisi in una delle seguenti forme giuridiche indicate nel bando: organizzazioni di produttori agricoli e loro associazioni, riconosciute ai sensi della normativa Ue, nazionale e regionale; consorzi di tutela delle Dop, Igp e Stg riconosciuti ai sensi della normativa comunitaria e nazionale; consorzi di tutela delle denominazioni di origine e indicazioni geografiche dei vini, riconosciuti ai sensi della normativa comunitaria e nazionale; associazioni di produttori agricoli costituite ai sensi della normativa nazionale; società cooperative agricole e loro consorzi; due dei soggetti sopra specificati o anche semplici aggregazioni di operatori di cui all’articolo 4 del Reg. (Ue) n. 807/2014, purché in entrambi i casi costituiti in reti di impresa, associazioni temporanee di imprese (Ati) o associazioni temporanee di scopo (Ats) aggregati con accordo di partenariato; consorzi tra operatori di cui all’art. 4 del Reg. (Ue) n. 807/2014 (ad es.: consorzi per l’export), costituiti ai sensi dell’art. 2602 e seguenti del Codice civile.

Per poter presentare domanda di sostegno, il soggetto richiedente deve rientrare fra gli organismi precedentemente elencati, possedere i requisiti indicati nel bando (in caso di raggruppamenti, i requisiti minimi di affidabilità devono sussistere in capo a tutti i soggetti costituenti il raggruppamento) e soddisfare una serie di condizioni indicate nel bando, tra cui:

– il soggetto richiedente non può presentare contemporaneamente due o più istanze per lo stesso prodotto;

– il soggetto richiedente che ha in itinere un progetto finanziato da un precedente bando della tipologia 3.2.1 può presentare istanza nell’ambito del bando in corso, per il medesimo prodotto, solo se ha ultimato le operazioni ammesse;

– il soggetto richiedente deve avere tra i propri soci, o tra i soci di uno degli organismi collettivi associati, un numero di operatori che siano attivi e con produzione certificata, con aziende ubicate in Campania e che risultano iscritti al sistema di controllo del regime di qualità per i prodotti o categorie di prodotti indicati nella domanda di sostegno, secondo le proporzioni indicate nel bando.

Ai fini dell’eleggibilità della domanda di sostegno, il bando stabilisce che:

– ciascun progetto può riguardare anche più prodotti certificati purché, per ognuno di essi, sia rispettata la rappresentatività degli operatori secondo i criteri indicati nel bando;

– il progetto deve prevedere esclusivamente la realizzazione di azioni di informazione e promozione riguardanti i prodotti agricoli e alimentari che rientrano tra i regimi di qualità di cui all’art. 16, par. 1, del Reg. (Ue) n. 1305/2013 elencati nell’Allegato tecnico n. 1 del bando;

– il progetto deve essere di importo complessivo uguale o superiore a 30mila euro, inferiore o uguale a 250 mila euro ed inferiore o uguale al 30% del fatturato complessivo dichiarato e rappresentato dal richiedente (fermo restando che l’importo minimo del progetto è pari a 30mila euro e quello massimo è pari a 250mila euro).

Possono essere oggetto di sostegno solo ed esclusivamente le attività di informazione e promozione riguardanti i prodotti agricoli e agroalimentari che rientrano tra i regimi di qualità di cui all’art. 16, par. 1, del Reg. (Ue) n. 1305/2013 e svolte nel mercato interno all’Ue.

Nelle attività di informazione rientrano le iniziative rivolte ad operatori economici e consumatori finalizzate a migliorare la conoscenza dei regimi di qualità, delle caratteristiche dei processi produttivi, delle attuali tecniche agricole e delle proprietà qualitative, nutrizionali e organolettiche dei prodotti agricoli tutelati dai marchi comunitari Dop e Igp, vini Doc e Igt, prodotti biologici.

Per attività promozionali e pubblicitarie si intendono: le iniziative a sostegno della fase di commercializzazione dei prodotti e rivolte prevalentemente agli operatori del settore (buyer, ristoratori, stampa e opinion leader) attraverso l’utilizzo dei diversi strumenti di comunicazione; le attività di incoming di operatori esteri; le attività rivolte ai cittadini.

Sono escluse dal sostegno previsto dal bando le azioni di informazione e promozione che riguardano marchi commerciali.

Sono ammissibili a contributo le seguenti categorie di spesa:

a) realizzazione di materiale informativo-promozionale, diffusione di conoscenze scientifiche e tecniche sui prodotti dei regimi di qualità (ideazione, progettazione ed elaborazione tecnica e grafica, elaborazione testi, traduzione, stampa, riproduzione e distribuzione di prodotti cartacei, video e multimediali; sviluppo di siti web e applicazioni informatiche entro il massimale indicato nel bando; acquisto di spazi pubblicitari e pubbliredazionali su media, stampa, internet, mezzi di trasporto, ecc.; cartellonistica e affissioni);

b) realizzazione di attività info-promo-pubblicitarie anche con eventuale attività di degustazione rivolta ad un pubblico di consumatori, studenti, giornalisti ed operatori vari (spese per l’affitto e l’allestimento delle sale; compensi per i relatori ed esperti del prodotto, oggetto di promozione, entro il massimale indicato nel bando; spese per personale di servizio addetto alla manifestazione; noleggio di materiale di supporto necessario alla realizzazione della manifestazione; spese per la realizzazione di attività di comunicazione relative all’evento nella misura massima indicata nel bando; sono escluse e non finanziabili le attività di consulenza);

c) partecipazione a fiere, esposizioni, mostre ed altri eventi (quota di iscrizione alla manifestazione e di inserzione nel catalogo della stessa; affitto dello spazio espositivo; allestimento, manutenzione e smontaggio dello spazio espositivo; spese per personale di servizio, hostess e interpretariato; costi di spedizione dei prodotti e del materiale promo-pubblicitario; noleggio di materiale di supporto; costi per i prodotti offerti in degustazione, entro il limite massimo indicato nel bando);

d) spese ammissibili comuni alle attività specificate ai precedenti punti b) e c) (per le spese di trasporto con mezzi pubblici sarà riconosciuto il rimborso del prezzo del biglietto del bus, treno, aereo-classe economica, nave/traghetto, taxi, ecc.; per le spese di vitto e alloggio del personale, impiegato per l’organizzazione e gestione dello stand durante la manifestazione, sarà riconosciuto un rimborso entro i massimali indicati nel bando e per un numero massimo di giorni pari alla durata della manifestazione più uno; non sono finanziabili le attività di consulenza relative alla realizzazione delle attività progettuali);

e) spese generali entro i massimali indicati nel bando.

La percentuale di aiuto in conto capitale è il 70% della spesa ammissibile delle attività di progetto. La restante quota del 30% è a carico del beneficiario e non può derivare da altri finanziamenti statali, regionali o comunitari relativamente alle stesse attività ammesse a finanziamento dal bando regionale.

Il periodo di attuazione del progetto approvato e ammesso a finanziamento non può superare i 12 mesi, che decorrono dalla data di sottoscrizione della Decisione individuale di concessione all’aiuto (Dica). Il cronoprogramma dettagliato deve riportare, per ciascun mese, le attività e le eventuali sotto-attività previste dal progetto.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande di sostegno sul portale Sian è fissato alle ore 16.00 del 31 marzo 2022.

 

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Foto tratta da pixabay.com

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