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Commissione, presentate le strategie “Biodiversità” e “Dal produttore al consumatore”

Con le Comunicazioni Com(2020) 380 final e 381 final del 20 maggio 2020 la Commissione europea ha presentato rispettivamente la strategia dell’Ue sulla Biodiversità per il 2030 e la strategia “Dal produttore al consumatore” per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. Due strategie, si legge in una nota (per la versione completa clicca QUI), che “si rafforzano a vicenda e favoriscono i rapporti tra natura, agricoltori, industria e consumatori affinché lavorino insieme per un futuro competitivamente sostenibile”.

In linea con il Green Deal europeo (per saperne di più clicca QUI), il comunicato mette in evidenza che le strategie “propongono azioni e impegni ambiziosi da parte dell’Ue per arrestare la perdita di biodiversità in Europa e nel mondo e trasformare i nostri sistemi alimentari in standard di riferimento per la sostenibilità competitiva a livello globale, la protezione della salute umana e del pianeta nonché la sussistenza di tutti gli attori della catena del valore alimentare”.

“La crisi Covid-19 – prosegue la nota – ha dimostrato quanto la crescente perdita di biodiversità ci renda vulnerabili e come il buon funzionamento del sistema alimentare sia essenziale per la nostra società. Le due strategie pongono il cittadino in posizione centrale, impegnandosi ad aumentare la protezione della superficie terrestre e del mare, ripristinando gli ecosistemi degradati e dando all’Ue un ruolo guida sulla scena internazionale sia per la protezione della biodiversità sia per la costruzione di una catena alimentare sostenibile”.

Il comunicato definisce la nuova strategia per la Biodiversità “un elemento centrale del piano di ripresa dell’Ue, fondamentale sia per prevenire la comparsa e rafforzare la resilienza a future pandemie sia per offrire opportunità commerciali e di investimento immediate che rilancino l’economia dell’Ue”.

La strategia si propone, tra l’altro, “di stabilire obiettivi vincolanti per ripristinare gli ecosistemi e i fiumi che hanno subito danni, migliorare la salute degli habitat e delle specie protetti dell’Ue, riportare gli impollinatori nei terreni agricoli, ridurre l’inquinamento, inverdire le nostre città, rafforzare l’agricoltura biologica e altre pratiche agricole rispettose della biodiversità, e rendere più sane le foreste europee”.

Per quanto concerne la strategia “Dal produttore al consumatore”, la nota afferma che “consentirà di passare ad un sistema alimentare dell’Ue caratterizzato dalla sostenibilità, che salvaguarda la sicurezza alimentare e assicura l’accesso a regimi alimentari sani provenienti da un pianeta sano, riducendone l’impronta ambientale e climatica e rafforzandone la resilienza, proteggendo la salute dei cittadini e garantendo il sostentamento degli operatori economici”.

Per trasformare il sistema alimentare dell’Ue, la strategia individua una serie di obiettivi concreti come “ridurre del 50% l’uso di pesticidi e dei rischi correlati, di almeno il 20% l’uso di fertilizzanti, del 50% le vendite di antimicrobici utilizzati per gli animali d’allevamento e l’acquacoltura nonché destinare il 25% dei terreni agricoli all’agricoltura biologica” e chiede “una migliore etichettatura che risponda più adeguatamente alle esigenze dei consumatori circa le informazioni in materia di alimenti sani e sostenibili”.

Foto tratta da pixabay.com

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