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Commissione, presentata la visione a lungo termine per le aree rurali

Con la Comunicazione Com(2021) 345 final del 30 giugno 2021 la Commissione europea ha presentato Una visione a lungo termine per le zone rurali dell’Ue: verso zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040, in cui ha evidenziato le sfide e i problemi che queste regioni devono affrontare ma anche alcune delle più promettenti opportunità a loro disposizione.

In una nota (per la versione completa clicca QUI) si legge che “basandosi sulle previsioni e le consultazioni con i cittadini ed altri attori che operano nelle aree rurali, la visione propone un patto rurale e un piano d’azione rurale come strumenti per rendere le nostre zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere”.

Nei giorni scorsi la Commissione ha reso noti i risultati dell’indagine Eurobarometro, condotta dal 9 al 18 aprile, per valutare su quali priorità dovrebbe concentrarsi la visione a lungo termine per le zone rurali. L’indagine ha integrato la consultazione pubblica effettuata dal 7 settembre al 30 novembre 2020 (per saperne di più sulla consultazione clicca QUI).

“Per rispondere con successo – prosegue il comunicato – alle mega-tendenze e alle sfide poste dalla globalizzazione, dall’urbanizzazione e dall’invecchiamento della popolazione e per cogliere i benefici della transizione verde e digitale, sono necessarie politiche e misure attente ai territori che tengano conto delle diversità geografiche all’interno dell’Ue, delle loro esigenze specifiche e dei relativi punti di forza”.

La nota sottolinea che “nelle zone rurali di tutta l’Ue l’età media della popolazione è superiore a quella delle aree urbane e tale divario inizierà lentamente a ridursi soltanto nel prossimo decennio”. Questo fattore, “insieme alla mancanza di connettività, all’insufficienza delle infrastrutture, all’assenza di opportunità di lavoro diversificate e ad un accesso limitato ai servizi, rende le zone rurali un luogo meno attraente per vivere e lavorare”.

Nel ricordare che anche “le zone rurali partecipano attivamente alla transizione verde e digitale dell’Ue”, il comunicato evidenzia che “il conseguimento degli obiettivi dell’Ue in ambito digitale per il 2030 può offrire maggiori opportunità per lo sviluppo sostenibile delle zone rurali in ambiti diversi dall’agricoltura, dall’allevamento e dalla silvicoltura, aprendo nuove prospettive per la crescita dell’industria manifatturiera e, ancora di più, di quella dei servizi, e contribuendo a una migliore ripartizione geografica dei servizi e delle industrie”.

In pratica, la visione a lungo termine per le zone rurali dell’Ue punta ad affrontare le criticità e le preoccupazioni illustrate in precedenza “valorizzando le nuove opportunità offerte dalla transizione verde e digitale dell’Ue e gli insegnamenti tratti dalla pandemia di Covid-19 e individuando i mezzi per migliorare la qualità della vita nelle zone rurali, realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato e stimolare la crescita economica”.

La visione a lungo termine si avvale di due strumenti: il patto rurale e il piano d’azione rurale.

La nota spiega che “un nuovo patto rurale riunirà soggetti a livello dell’Ue, nazionale, regionale e locale per sostenere gli obiettivi condivisi della visione, promuovere la coesione economica, sociale e territoriale e rispondere alle aspirazioni condivise delle comunità rurali” e che “la Commissione contribuirà a questo quadro attraverso le reti esistenti e incoraggerà lo scambio di idee e migliori pratiche a tutti i livelli”.

Sempre nel comunicato si legge che il piano d’azione presentato contestualmente alla visione a lungo termine intende “promuovere uno sviluppo rurale sostenibile, coeso e integrato” e che “diverse politiche dell’Ue forniscono già un sostegno alle zone rurali, contribuendo al loro sviluppo equilibrato, equo, verde e innovativo”. Tra queste, “la Politica agricola comune (Pac) e la politica di coesione saranno fondamentali per sostenere e attuare il piano d’azione con il contributo di una serie di altri settori strategici dell’Ue che, insieme, permetteranno di tradurre in pratica la visione a lungo termine”.

La visione a lungo termine per le zone rurali dell’Ue fa parte della priorità politica della Commissione “Una nuova spinta per la democrazia europea” ed è inserita nel contesto di un’Europa pronta per l’era digitale (transizione digitale) e del Green Deal europeo (transizione verde, per saperne di più clicca QUI) nonché del Piano di ripresa per l’Europa.

Foto tratta da pixabay.com

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