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Revisione del Psr Campania 2014-2020: conclusa la campagna di ascolto

Comunicato dell’ufficio stampa della Giunta – La Regione Campania ha concluso la campagna di ascolto delle organizzazioni del comparto agricolo e degli attori dei territori rurali messa in atto negli ultimi mesi, su impulso del Presidente Vincenzo De Luca, per individuare le necessarie modifiche da apportare al Psr. Soddisfazione per il lavoro svolto è stata espressa dal Presidente De Luca durante l’incontro con le associazioni di categoria tenutosi ieri, 14 dicembre, nonché dagli stessi rappresentati delegati, che hanno apprezzato il lavoro posto in essere dall’Assessorato all’Agricoltura.

Questa revisione del Psr Campania prevede, in particolare, l’implementazione di due nuovi strumenti ­ – i progetti integrati e i progetti collettivi ­- che consentiranno di sostenere strategie di sviluppo (aziendale, territoriale, etc.) per accrescere la competitività delle stesse attraverso interventi ed azioni che, in maniera integrata, affrontino i deficit delle capacità di commercializzazione e creino valore aggiunto lungo tutta la filiera produttiva.

“Dal dinamico e positivo confronto con i nostri interlocutori ­- dichiara il Presidente De Luca ­ – sono emerse una serie di proposte di modifica finalizzate ad assicurare una maggiore efficacia nell’attuazione della complessa strategia di sviluppo rurale contenuta nel Programma, rendendola più aderente ai fabbisogni e alle potenzialità espresse dai contesti territoriali e socio­-economici nonché a semplificare le modalità di accesso alle opportunità di finanziamento”.

“Con questa revisione -­ dichiara il consigliere del Presidente De Luca all’Agricoltura, Franco Alfieri ­– la Regione Campania dà una risposta concreta alle richieste pervenute dal territorio, le associazioni di categoria e gli stakeholder in generale. In particolare, si punta sulla realizzazione dei progetti integrati nonché dei progetti collettivi che mirano a favorire la cooperazione e il fare sistema tra le aziende, aspetto cruciale per risolvere le criticità derivanti della limitata dimensione delle nostre imprese agricole e dalla ridotta competitività del comparto nel suo complesso. Varie, poi, le modifiche previste per le singole misure del Psr, tra le quali va ricordata, per la misura 4 dedicata agli investimenti aziendali, l’eliminazione del moltiplicatore, che è stato causa di tante problematicità per le piccole imprese”.

Nell’ambito dei progetti collettivi, è prevista l’attivazione dei progetti di filiera e i progetti per lo sviluppo rurale. In particolare, il ‘progetto collettivo di filiera’ è volto a realizzare strategie complesse per sostenere investimenti di sviluppo aziendale da parte degli operatori collocati ai diversi livelli delle filiere territoriali strategiche (produzione primaria, trasformazione, commercializzazione) attraverso l’integrazione delle misure a sostegno di tali investimenti (in particolare, le tipologie d’intervento 4.1.1 e 4.2.1).

Il ‘progetto collettivo per lo sviluppo rurale’ mirerà, invece, a favorire la creazione di partenariati tra enti locali e operatori economici del territorio, stimolando la creazione e lo sviluppo, da parte dei privati, di attività extra-agricole volte alla diversificazione delle fonti di reddito e basate sulla valorizzazione del patrimonio territoriale delle aree in cui tali attività sono localizzate. Tale finalità sarà perseguita attraverso l’integrazione tra il sostegno agli enti pubblici per la riqualificazione del patrimonio architettonico dei borghi rurali e la sensibilizzazione ambientale (tipologia d’intervento 7.6.1), il sostegno all’avviamento di impresa per attività extra­-agricole in zone rurali (tipologia 6.2.1) e il sostegno alla creazione e allo sviluppo di attività extra­-agricole nelle aree rurali (tipologia 6.4.2).

Infine, è prevista l’attuazione del ‘progetto collettivo di formazione e consulenza per lo sviluppo’ quale modalità unitaria per l’erogazione di servizi di formazione e consulenza attraverso l’integrazione tra il sostegno alle azioni di formazione professionale (tipologia 1.1.1), il sostegno alle attività dimostrative ed informative (tipologia 1.2.1), il sostegno alle visite aziendali (tipologia 1.3.1) ed il sostegno ai servizi di consulenza specialistica (tipologia 2.1.1).

Con la progettazione integrata, l’accesso contestuale da parte del singolo beneficiario a più forme di sostegno previste da differenti misure comporterà una reale semplificazione. Si partirà con il ‘Progetto Integrato Giovani’, grazie al quale il giovane agricoltore potrà usufruire sia del premio, previsto dalla tipologia d’intervento 6.1.1, per chi si insedia per la prima volta a capo di un’azienda agricola sia del sostegno agli investimenti, previsto dalla tipologia 4.1.2, per il ricambio generazionale nelle aziende agricole e l’inserimento di giovani agricoltori qualificati.

Un’altra importante modifica prevede, infine, la possibilità di ricorrere agli strumenti di ingegneria finanziaria, in particolare al fondo di garanzia del Fondo Europeo per gli Investimenti (Fei), per agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese potenziali beneficiarie del Programma che, a causa della loro ridotta dimensione, incontrano notevoli difficoltà nell’acquisire le necessarie garanzie.

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