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Europarlamento, si alla misura anti-Covid nei Psr

Ieri, 19 giugno 2020, il Parlamento europeo ha approvato la proposta della Commissione di prevedere una misura d’emergenza che consenta agli Stati membri dell’Ue di utilizzare le risorse del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) ancora disponibili nell’ambito dei Psr per sostenere, attraverso la concessione di aiuti forfettari una tantum, gli agricoltori e le Pmi agroalimentari particolarmente colpiti dalla crisi da Covid-19 e consentire loro di rimanere in attività. E’ quanto si apprende da una nota (per la versione completa clicca QUI).

Rispetto alla proposta della Commissione (per saperne di più clicca QUI), sono tre le novità introdotte dai deputati europei nella misura di sostegno alla liquidità.

L’importo per finanziare la misura da introdurre in ciascun Psr è stato portato al 2% della dotazione Feasr di quel Programma, a fronte dell’1% inizialmente proposto dalla Commissione.

L’importo massimo del contributo erogabile a ciascun agricoltore è stato innalzato a 7mila euro, in pratica 2mila euro in più rispetto a quanto proposto dalla Commissione, mentre il tetto massimo per il sostegno alle Pmi è stato confermato a 50mila euro, in linea con la proposta originaria.

Infine, i deputati hanno deciso di posticipare al 30 giugno 2021 il termine ultimo per l’erogazione dei contributi (la scadenza proposta era il 31 dicembre 2020) mentre è stato confermato che le domande di sostegno dovranno essere approvate dalle autorità competenti prima del 31 dicembre 2020.

Nella parte finale del comunicato si legge che “la bozza di regolamento, così come approvata dai deputati e, in via informale, dai rappresentanti degli Stati membri sarà ora sottoposta al Consiglio per l’approvazione finale” e che “una volta approvata, la nuova legge sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Ue ed entrerà in vigore immediatamente dopo”.

Foto tratta da pixabay.com

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