Periodo transitorio Pac e Next Generation per l’agricoltura: sì dell’Europarlamento
Ieri, 15 dicembre 2020, il Parlamento europeo ha approvato il regolamento che prevede la proroga dell’applicazione delle norme della Politica agricola comune (Pac) 14-20 fino al 31 dicembre 2022 (“periodo transitorio”), con l’obiettivo di garantire continuità ai pagamenti a favore degli agricoltori e dei beneficiari dello sviluppo rurale.
“I Paesi Ue – si legge in una nota (per la versione completa clicca QUI) – saranno in grado di rendere più facile, per gli agricoltori, ricevere un indennizzo per le perdite causate da avversità atmosferiche, da epizoozie o fitopatie e da infestazioni parassitarie. Il Parlamento ha inoltre introdotto alcune misure che offrono ai Paesi Ue un margine di manovra maggiore per il sostegno agli agricoltori, soprattutto durante la crisi da Covid-19”.
Il comunicato sottolinea che “i deputati hanno ottenuto di prolungare oltre i tre anni la durata dei nuovi programmi pluriennali di sviluppo rurale incentrati sull’agricoltura biologica, sul clima e sulle misure ecocompatibili, includendo nel pacchetto di misure anche i progetti per il benessere degli animali”.
In merito agli 8,07 miliardi di euro supplementari previsti dal Next Generation Eu (Ngeu) per sostenere agricoltori, produttori alimentari e aree rurali nella ripresa dalla crisi da Covid-19, il Parlamento europeo ha confermato quanto deciso con il Consiglio dell’Ue il 27 novembre scorso (per saperne di più clicca QUI): il 30% dei fondi, pari a 2,4 miliardi di euro, sarà disponibile nel 2021 e il restante 70%, pari a 5,6 miliardi, sarà erogato nel 2022.
“Gli Stati membri – riporta la nota – dovranno destinare almeno il 37% dei finanziamenti alla ripresa degli agricoltori biologici, alle azioni legate all’ambiente e al clima e al benessere degli animali. Il 55% delle risorse dovrà sostenere gli investimenti aziendali che contribuiscono ad una ripresa economica resiliente, sostenibile e digitale, e le start-up di giovani agricoltori”.
Il testo approvato dall’Europarlamento entrerà in vigore solo dopo il via libera da parte del Consiglio dell’Ue.
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